Le mie storie (83)
Data: 14/12/2019,
Categorie:
Anale
Maturo
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... di dovergliela dare un po' più del solito. Dopo aver pulito velocemente la cucina, mi trascino letteralmente in camera da letto e mi butto sul materasso a pelle di leone. Sono quasi completamente nuda, ho solo la camicetta sbottonata che mi copre la schiena. Carmine arriva nella stanza poco dopo, si propone di farmi un massaggio, ed io accetto volentieri anche perché è molto bravo. Via la camicetta, si mette a cavalcioni su di me ed incomincia dalle spalle, utilizzando un olio lubrificante di quelli dalle molteplici funzioni. Dopo 10 minuti sono completamente rilassata, la mia schiena a pezzi, piano piano è tornata alle sue funzioni; le sue grosse mani passano ad impastarmi le chiappe e poi le cosce. Prima una, poi l'altra, mi sento unta come una porchetta che sta per essere rosolata. Ad un certo momento le sue mani si fermano, credo che abbia finito ma qualche secondo dopo lo sento spremere l'olio dalla boccetta. Un attimo di pausa e le sue dita mi allargano le natiche e cominciano a bagnarmi il buco del culo. Ho un fremito, poi il suo braccio si infila sotto il mio stomaco per sollevarmi un po'; il tempo di dirgli "fa piano" che mi ritrovo il suo uccello nel culo. Lo affonda ...
... dentro, lentamente, poi piano piano esce, ma non del tutto; metto la mia mano sotto il corpo, con un dito dentro la fica e accompagna i suoi movimenti con i miei. Mi monta come una cavalla, mi sento dominata dal mio uomo; poi vengo come una fontana, e mentre il mio indice continua a spingersi dentro per aumentare il mio piacere, Carmine tira fuori l'uccello e mi ricopre la schiena di sperma. Sembra essere soddisfatto, dopo tutto anche lui viene da un lungo viaggio in macchina. Mi dà un bacio e mi sussurra all'orecchio "domani mattina mi svegli come piace a me?" Sorrido e annuisco. Per la cronaca, "come piace a lui" sarebbe, con una sega oppure un pompino. Vado in bagno a farmi una doccia, le finestre sono ancora aperte, mentre le chiudo per un attimo guardo fuori e mi viene in mente Daniela. Sembra passata una vita, invece sono poco più che ventiquattr'ore. Sono colta improvvisamente dall'angoscia; mi asciugo e corro sotto le coperte a cercare di dimenticare. Purtroppo non sarà così facile. L'indomani però, appena sveglia la mia mano scivola sotto il lenzuolo, allarga l'elastico dello slip di Carmine, che dorme ancora beatamente… Il resto lo potete immaginare. Comincia una nuova giornata.