Le tentazioni oscene di una signora per bene
Data: 12/12/2019,
Categorie:
Porno celebrità,
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... borsetta , mi servivano 8 milioni, ne ricavai 6, non erano sufficienti ma avrei fatto in modo che bastassero.
Il pomeriggio, dopo aver fatto un bel bagno caldo, mi truccai e vestii per l’appuntamento delle 16,00, un tailleur che mi invecchiava un po’ ma mi stava benissimo, con la gonna che aveva uno spacchetto posteriore che lo rendeva sexy,sotto la giacca un top di seta praticamente “inesistente”, calze di seta nere velate e scarpe di coccodrillo tacco 10, i miei lunghi capelli biondi raccolti in una trecciona che mi ricadeva sulla spalla destra occhiali dal sole, pochette anch’essa di coccodrillo con dentro i 6 milioni recuperati; arrivata davanti alla stessa palazzina del giorno prima ripetei l’iter già collaudato con la mamma e venni introdotta nello stesso ufficio, stavolta il sig. “Cavalcanti” era già seduto alla sua scrivania, non si degnò neppure di alzarsi, con un cenno mi indicò una delle poltroncine di fronte a lui, mi sedetti accavallando le gambe ed appoggiando la pochette sulla scrivania, lui intervenne subito :” Ha portato i soldi?”,
Risposi che li avevo portati ma che ne avevo recuperati solo una parte ; 6 milioni, ne mancavano “solo” 2, ma se avesse aspettato, al massimo una decina di giorni avrei provveduto senz’altro, stavolta no disse nulla, contò i soldi che avevo tolto dalla borsetta e gli avevo allungato oltre il tavolo, poi aprì un cassetto e li ripose, appoggiò i gomiti alla scrivania e mi disse :” Signorina, le ho già concesso una proroga, ...
... per la quale, devo dire sono stato pagato in maniera soddisfacente, almeno per me, però per una decina di giorni………… ho paura che il prezzo sia molto più alto, inoltre devo, per forza chiedere un parere al mio socio che, oltretutto è anche mio fratello”, risposi chiedendo di darmi un’idea di questo prezzo così alto, allora si alzò ed invitandomi a fare altrettanto si diresse verso la porta dalla quale il giorno prima era uscito, mi invitò ad entrare e mi ritrovai in una specie di soggiorno, con due divani, ad uno dei quali era seduto un uomo, con un giornale in mano,che aveva in effetti una qualche somiglianza con il sig. Cavalcanti, questo, a differenza del fratello, si alzò per stringermi la mano che, tenne tra le sue per qualche istante squadrandomi con attenzione, il fratello gli spiegò il problema e la mia richiesta di proroga, poi, lasciandomi in piedi, davanti ai divani si sedettero vicini, poi il “nuovo” fratello mi disse, indicandomi un’altra porta alla sua sinistra :” vai in quella stanza, c’è un letto, spogliati ed aspetta”, quasi come un automa, con le gambe rigide, obbedii, entrando in quell’altra stanza, mi richiusi la porta dietro le spalle e mi ci appoggiai respirando forte, poi mi guardai intorno, a parte alcuni mobili antichi lungo le pareti, il centro della camera era dominato da un grande letto a baldacchino, con drappeggi rossi e un copriletto dello stesso colore, tolsi la giacca del tailleur e la appoggiai su una poltroncina, poi “scesi” dalle mie scarpe, ...