1. Le tentazioni oscene di una signora per bene


    Data: 12/12/2019, Categorie: Porno celebrità, Sesso di Gruppo Lesbo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... soggiorno per offrire un buon vinello nell’attesa del pasto: Mario tiene attorno ai fianchi un asciugamano, nessuno lo prende più in giro, tutti seguono ridacchiando il programma televisivo.
    
    Ma non c’è due senza tre! continuo a pensare, mentre me li passo in rassegna per vedere a chi potrei fare il servizietto… Non so proprio chi scegliere, né cosa inventare!
    
    Ma volere è potere!
    
    “Devo scendere in cantina a prendere dell’altro vino: c’è qualcuno che vuole aiutarmi?” Rinaldo fa per alzarsi, ma Giorgio, il mio Ercole, è già in piedi accanto a me… sento lo sguardo di Rinaldo seguirci… che volesse ancora?
    
    L’ascensore è piccolo e sento il suo odore… gli sorrido, cercando un possibile approccio… “Rinaldo m’ha detto che l’hai fatto godere …“ mi dice prendendomi la mano e appoggiandola sulla sua eccitazione.
    
    Gli scendo la zip e libero la sua virilità: non è molto grosso, ma è pulito, roseo, voglioso.
    
    Mentre m’abbasso per accoglierlo in bocca, Giorgio preme il bottone dell’ultimo piano e mentre inizio il mio “sali e scendi”, lui continua a fare andare l’ascensore dal settimo al piano terra e viceversa.
    
    Esplode, rantolando, in un getto buono, dolce e amaro allo stesso tempo.
    
    Entrando con la cassetta di vino, Rinaldo mi aiuta, ma mi guarda in fondo agli occhi: sa che cosa ho fatto. Si vede che è pentito della confidenza all’amico… forse è geloso…
    
    In cucina, allontana Angelo, mi sbatte contro la parete e mi bacia. “Domani sera, mi fermo da te!” E’ un ordine, ...
    ... quasi una promessa di punizione.
    
    M’illumino del mio più bel sorriso e “A tavola!” grido per raccoglierli tutti intorno agli spaghetti fumanti.
    
    Mi schermisco per i complimenti generali, aggiungendo che se è così buona lo si deve all’aggiunta segreta che ha fatto Angelo: è un vero maestro in cucina.
    
    Tutti vogliono sapere, ma lui si rinserra nelle spalle, con le gote rosse.
    
    E’ stato un vero piacere averli qui: ora che tra le nuvole sparuti raggi di sole occhieggiano, sono tutti giù in strada, impantanati nel fango a smoccolare. Ogni tanto qualcuno alza lo sguardo, mi invia un sorriso, mi strizza l’occhio, mi fa un cenno di saluto. Che squadra meravigliosa e che splendido capo!
    
    Selam, il marocchino, mi urla “Mio maglione in casa tua!” Lo cerco e faccio per gettarglielo dalla finestra, ma non c’è più: dev’essere venuto su a prenderlo.
    
    O a darmelo? Che Rinaldo l’abbia detto a tutti?
    
    Entra sicuro in casa, fa qualche passo massaggiandosi il basso ventre mentre mi perfora con il suo sguardo di carbone.
    
    Al mio sorriso, si abbassa i pantaloni, scoprendo uno strano uccello, violaceo, lungo, nerboruto, coperto di grosse vene e tutto piegato a destra.
    
    Mentre dò inizio al lavoro di bocca, lui mi arpiona il sedere, mi palpa tra le natiche, m’inserisce un dito… ma non voglio, se devo farlo sarà con Rinaldo. Tiro fuori tutta la mia arte e lo faccio velocemente venire. Se ne va senza una parola, non molto contento.
    
    E, quattro! Me ne mancano solo cinque e poi ho fatto ...
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