1. Le tentazioni oscene di una signora per bene


    Data: 12/12/2019, Categorie: Porno celebrità, Sesso di Gruppo Lesbo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... tendendolo, il tessuto delle ampie maniche o, se si china per sollevare con facilità un peso, i pantaloni si tendono facendo rilevare il bordo degli slip che avvolgono un sedere tondo, forte, muscoloso. Ripeto, una meraviglia.
    
    Ostenta anche una vera lucida, lucida: probabilmente è sposato da poco e questa brilla ancora, nuova e gialla.
    
    Anche gli altri sono veramente dei gran bei figlioli: ci sono due fratelli, molto simili. Lavorano sempre in coppia, aiutandosi l’un l’altro, al punto che se non si somigliassero tanto si potrebbe pensare ad una coppia d’amanti.
    
    Un altro è castano, alto quasi come il capo, mani grandi, braccia forti, gambe muscolose: guardandolo, il pensiero corre ad Ercole.
    
    Poi ce n’è uno che sembra basso rispetto agli altri, ma è sul metro e settanta, capelli rasati, baffi lunghi alla “Gengis Khan”, è molto ben fatto e caloroso: anche se piove ha sempre la maglietta a maniche corte che scoprono braccia abituate al lavoro che spereresti possano cingerti, accarezzarti.
    
    Un altro, anche lui col pizzo, biondo, i lunghi capelli trattenuti a coda, il petto ricoperto da un pelo corto e fitto; ha occhi profondi e curiosi: quando ti guarda, sembra che ti spoglino.
    
    Un altro è moro, baffi e barbetta disegnata: è quello che mi piace meno, ha profonde occhiaie e gli occhi cerchiati di blu. O non sta troppo bene o si fa troppe seghe! Con lui, in coppia, c’è un moro, forte come un torello: è sempre allegro e lo prende in giro, gli dà spintoni, cerca di ...
    ... farlo sorridere. L’altro si schermisce e finge di colpirlo, ma in fondo si vede che son proprio amici!
    
    C’è anche un ragazzino, o, meglio, tutti lo trattano come se lo fosse, anche se avrà un trent’anni, solo che ha un faccino angelico, quasi senza barba, due occhioni azzurri sempre meravigliati… è un po’ la mascotte e ci giocano un po’ tutti.
    
    C’è un altro biondo che, sebbene sia meridionale, è ben inserito nel gruppo. Si capisce che viene dal sud perché spesso si fa ripetere le frasi in dialetto che gli altri si scambiano.
    
    Infine, l’ultimo: è addetto alla scavatrice, è un marocchino sui quarant’anni, sempre serio, forse perché per lui gli ordini che il capo impartisce sono proprio in una lingua sconosciuta: se già è difficile l’italiano, ora deve capire il bergamasco, quindi, con la scusa di non sentire a causa del rumore che lui stesso produce, si fa ripetere ogni cosa.
    
    Oggi, finalmente, hanno cominciato a lavorare sul marciapiede sotto casa mia, così passo un sacco di tempo alla finestra, fingendo d’interessarmi ai lavori, ma guardando un po’ tutti gli operai e, in particolare, sbavando per il capo.
    
    Ruspe, scavatrici, martelli pneumatici, frese, picconi e mazze sono entrate in azione: fanno solchi, asportano asfalto e pavimentazione stradale, scavano facendo trincee e posano enormi e lunghissimi tubi di color verde-erba.
    
    Nel veder spostare e maneggiare con tanta destrezza e maestria questi lunghi serpenti ti vien di pensare che quelle mani sapienti saprebbero ...
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