1. L’avventura alle terme


    Data: 10/12/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Dedalus, Fonte: RaccontiMilu

    ... Subito dopo ricevette un video. Alberto lo apr’ immediatamente, era solo di pochi secondi, leggermente sfocato. Si capiva che era stato girato col cellulare e in un modo abbastanza ‘concitato’, ma Alberto riusciva a scorgere bene Martina e Giada, abbracciate nude nel salotto della loro casa. Il video riprendeva le loro bocche intente a baciarsi, poi man mano l’inquadratura si allargava fino a mostrare le due ragazze strette in un abbraccio intente a baciarsi e toccarsi. Nel video si riusciva solo a vedere il busto, i loro seni vicini, le tette che ballonzolavano nello schermo sotto gli assalti del piacere. Nell’ultimo fotogramma si vedeva Giada, che doveva essere quella che riprendeva, aprire la bocca in un grido rauco mentre si avvinghiava ancora di pi’ al corpo di Martina. Poi il video si interrompeva. – Grazie – Nel caso ti sentissi solo questa notte e volessi un po’ di compagnia Emoticon col bacio. – Credo che ne approfitter’ subito – Bravo. Ora noi andiamo a letto. Saremo pi’ comode per quello che abbiamo in mente Alberto le salut’ e riavvi’ il video, mentre con la mano libera ricominciava a massaggiarsi l’asta del cazzo, nuovamente duro.
    
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    Martina ingoiò lo sperma che continuava a uscire dalla punta del cazzo, lasciandolo scivolare in gola, deglutendo piano. Il vibratore che aveva infilato nella vagina continuava a pulsare. Aveva già avuto tre orgasmi. L’ultimo aveva spruzzato di umori le lenzuola del letto. Sentì il ...
    ... pene di Alberto dare ancora qualche sussulto per poi riposare quieto tra le sue labbra e si sfilò il vibratore gocciolante di umori. Quel pomeriggio avevano deciso di non fare l’amore, ma solamente di darsi piacere a vicenda. Non era la prima volta che lo facevano, anche se era da molto tempo che Martina non decideva di utilizzare il vibratore. Lo avevano comprato insieme anni prima, durante un viaggio ad Amsterdam, in cui erano entrati incuriositi in uno dei tanti sexy shop della città, piacevolmente sorpresi che all’estero, a differenza che in Italia, vi si potesse entrare senza sentirsi dei pervertiti o dei cospiratori. Avevano fatto un giro tra gli scaffali, tra riviste e dvd, avevano sfogliato interessati alcuni album con disegni molto espliciti ma al contempo raffinati, e si erano poi diretti verso il reparto oggettistica. Martina e Alberto non avevano mai usato oggetti, né avevano mai pensato di farlo, però, davanti a quel vasto assortimento di dildo, vibratori e falli delle più svariate forme e misure li aveva presi una strana euforia e così d’impulso avevano acquistato un vibratore di medie dimensioni (un po’ perché Martina era rimasta un po’ perplessa da quelli che aveva definito ‘decisamente enormi per lei’ e un po’ perché gli sembrava il migliore per cominciare), decisi a utilizzarlo le prossime volte che avessero fatto sesso. La commessa, sorridendo cortese, aveva infilato il vibratore azzurro in un’anonima busta di plastica nera e loro due erano usciti contenti ...
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