1. Dominazione gay - Padrone inatteso


    Data: 09/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Slavemax, Fonte: EroticiRacconti

    ... scomoda, iniziai pian piano a scendere e più scendevo e più mi sentivo entrare quel fallo che era davvero grosso, ormai le mie ginocchia erano sfinite io cercavo di controllare la penetrazione visto che non potevo fare nient’altro ma mentre scendevo lentamente le ginocchia cedettero e con un dolore immenso lo presi quasi tutto tranne gli ultimi dieci centimetri perché fortunatamente gli interno coscia si appoggiarono sui bordi del tavolino e mi fermarono, cercai di urlare ma uscirono delle urla soffocate, mi dimenavo dal dolore ma facevo peggio così mi fermai, poi l’uomo che non usò il fallo poco prima si avvicinò al Padrone sussurrandoli qualcosa lui fece di sì con la testa e l’uomo mise altri 100 euro sul tavolo e poi venne da me dicendo scommetto che entra anche il resto del fallo a questa puttana, si mise di fronte al tavolino e guardandomi facevo di no con la testa per supplicarlo di non farlo lui mi mise le mani sulle spalle e con un colpo mi spinse giù facendo entrare tutto, era doloroso e avrei voluto sfilarlo fuori per la dimensione di quel corpo estraneo lui però continuava a spingere guardandomi in faccia mi disse “mi sto eccitando da morire da quanto ti dimeni e piangi, ma mi ecciterei molto di più a sentire le tue urla ...
    ... senza morso.” “Ok! Ora concludiamo” disse il padrone, io ero ancora li impalato da quel fallo, slegò la barra e mi aiuto ad alzarmi e a fare uscire il fallo, il padrone mi allungò lo scottex perché mi pulisca e disse “ho guadagnato abbastanza per oggi” dopo un breve silenzio disse “anzi sapete che vi dico!? Prendetevi i soldi ci siamo divertiti tutti, siamo a posto così” uno dei tre poi rispose “dai se gli è meritati, accetta almeno 100 euro” il Padrone accettò, mi salutarono e lui li accompagnò all’uscita, mi rivestii con gli abiti rimasti interi, il Padrone tornò, prese i soldi e disse “è vero, te li sei meritati, tieni” prese 20 euro e me li diede, quell’umiliazione fu quasi peggio di quello che avevo subito prima così me ne andai, lui non mi accompagnò nemmeno.
    
    La sera ripensando a quello che mi avevano fatto, all’umiliazioni subite, al dolore, al piacere, al fatto che praticamente mi ero venduto anzi che ero stato venduto stranamente mi eccitava e iniziai a masturbarmi, una volta venuto capii che la sottomissione era il mio ruolo e che da lì sarebbe iniziato il mio percorso da schiavo. L’indomani chiamai il Padrone per ringraziarlo e lui rispose che stava aspettando la mia telefonata e che quando volevo ero il benvenuto………. 
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