1. Luana la cougar: dal sexting al phone sex


    Data: 08/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... ruoli" ammisi.
    
    "Appena ci siamo iscritti sul sito ricevevamo centinaia di messaggi e richieste. Ai primi incontri facevo venire anche mio marito, che più che partecipare attivamente si limitava a guardare o a dirigere la situazione, adesso invece preferisco essere libera di fare tutto quello che voglio e poi, una volta a casa, gli racconto come l'ho fatto cornuto, con chi, descrivendogli tutti i dettagli"
    
    "Se lui è contento così, avete raggiunto una bella intesa" commentai.
    
    "Sì, ho scoperto questo mio lato come dire, porcello, e godo a fargli le corna, a scopare con altri uomini e farglielo sapere"
    
    "Beati gli altri uomini che incontri, allora" sospirai con il cazzo sempre più in tiro, sperando un giorno di poter essere anch'io tra quegli uomini.
    
    "Ti piacerebbe scoparmi?" mi chiese a bruciapelo, quasi avesse sentito da lontano le vibrazioni del mio uccello.
    
    "Mi piacerebbe sì, anche subito"
    
    "Ce lo hai duro?"
    
    "Durissimo, dovresti toccarlo…"
    
    "Aspetta un attimo…Mentre parliamo riesci a vedere le foto che carico?" mi chiese. E in quell'attimo iniziarono ad apparirmi sullo schermo alcuni scatti di Lei vestita solo con l'intimo o in autoreggenti, con giarrettiere, tanga, body di pizzo… in pose sensuali, provocanti, libertine… tutte sempre molto eleganti e raffinate.
    
    "Le vedo, le vedo" affermai con la voce strozzata dal desiderio.
    
    "E ti piaccio? E guardandole cosa vorresti fare, dimmelo?"
    
    Capivo che la telefonata stava prendendo un'altra piega ...
    ... in cui dovevo cercare di capire che linguaggio utilizzare e fino a che punto potevo spingermi.
    
    "Innanzi tutto vorrei che tu fossi qui e mi prendessi l'uccello in mano per sentire quanto me lo hai fatto diventare duro"
    
    "L'ho visto nelle foto del tuo profilo, è bello grande e vorrei averlo in mano e poi me lo porterei in bocca"
    
    "Sarebbe perfetto, dovresti ciucciarlo bene a fondo"
    
    "Prima lo leccherei, ti leccherei le palle e poi la cappella, infine lo prenderei tutto in bocca"
    
    "Brava! Dovresti fare così e farmi un bel pompino"
    
    "Sono bravissima a fare i pompini. A mio marito non piacevano. Io invece amo farli e poi raccontargli di quanto è cornuto"
    
    Più lei parlava più io nel frattempo me lo stavo segando sopra le lenzuola, immaginando fosse la sua mano a stringerlo ed accarezzarlo.
    
    "Sei proprio una porca…" dissi sottovoce, non sapendo se questo linguaggio le poteva piacere.
    
    "Cos'hai detto? Dimmelo più forte, mi piace sentirmelo dire, perchè è vero" rispose togliendomi ogni dubbio.
    
    In effetti ho scoperto che alle donne, in certe situazioni, l'uso di parole come "porca", "maiala", "troia" non viene recepito come un insulto ma provocano una sorta di piacere, sono un riconoscimento della loro bravura a letto. Ben diverso è il caso in cui le stesse parole le usi durante una lite, un diverbio, nel qual caso giustamente se la prendono e non te la danno più.
    
    "Sei una grande troia e voglio che mi lecchi bene l'uccello" le ordinai aumentando il tono della ...