1. La mezza maratona


    Data: 08/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Anale Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... invece, ti ho catturato, sei mio, adesso sono cazzi tuoi!” mi rispose.
    
    “In tutti i sensi” dissi io, e nel frattempo aveva già chiuso dietro di noi la porta con un piede e mi aveva scaricato sul letto, girato a pancia in giù e si era steso sopra di me mimando il coito mentre eravamo ancora vestiti.
    
    Il suo cazzo era duro come il marmo, lo sentivo dietro di me premere contro i miei jeans e rispondevo al gioco inarcando la schiena all'indietro offrendogli il mio culo per sentire meglio il suo strofinio contro di me. Infilò una mano sotto il mio bacino, mi slacciò la cintura e i pantaloni e me li abbassò fino a metà cosce, lo assecondai e nel frattempo slacciò anche i suoi jeans tirandosi fuori il cazzo e puntandolo contro il mio culo.
    
    “Sono questi i tuoi preliminari?”
    
    “Sono mesi che li facciamo in chat, i preliminari, e comunque questo è solo un assaggio di tutto quello che faremo questa notte”.
    
    “Non dovremmo riposare per la gara di domani?” risposi.
    
    “Chi se ne frega della gara! Te la do io, la gara!”
    
    “Insomma mi vuoi inculare così? Senza nemmeno un po' di preparazione?”
    
    “Non eri tu che in chat dicevi che se fa un po' male è più bello? Comunque ti concedo un po' di gel lubrificante mentre prendo i preservativi e me ne metto uno” mi disse con tono deciso.
    
    “Nella mia valigia c'è tutto l'occorrente, fai presto prima che cambi idea” gli risposi.
    
    Si alzò, aprì la mia valigia e prese il tubetto del gel lubrificante, me lo lanciò sul letto, io lo aprii e ...
    ... me lo spalmai fra le natiche, mentre lo facevo vedevo lui srotolarsi il preservativo sul quell'asta di carne turgida che di li a poco si sarebbe intrufolata dentro di me.
    
    Quando ebbe finito e si stava avvicinando al letto io feci per togliermi i pantaloni e le mutande in modo da poter aprire le gambe ma lui mi disse di non farlo, “riprendiamo da dove eravamo rimasti” mi ordinò.
    
    Riassestai i miei jeans a metà coscia, mi distesi di nuovo a pancia in giù sul letto col culo in bella mostra e lui venne a stendersi sopra di me guidando il cazzo fra le mie natiche fino ad incontrare il mio buchetto. Avere i jeans a quell'altezza mi impediva di aprire le gambe dava al nostro gioco un'atmosfera di dominazione da parte sua e sottomissione da parte mia, mi piaceva!
    
    “Vuoi che finga di non volere?” gli chiesi sapendo che a molti maschi piace.
    
    “No, ti voglio troia!” mi rispose.
    
    “Allora cosa aspetti a spingere e infilarmelo nel culo?”
    
    “Prendi un bel respiro perché adesso ti farò un po' male” mi ordinò.
    
    “Sei parecchio sicuro di te” dissi con tono di sfida, e in quell'istante scoprii che la sua sicurezza era fondata perché sentii la sua cappella allargare l'anello muscolare del mio ano indifeso e senza darmi il tempo di rilassarmi si fece strada dentro di me in un colpo solo, facendomi sentire la sua asta percorrere per tutta la lunghezza l'ultimo tratto del mio intestino, urtandomi contro la prostata e andare oltre. Lo sentii correre dentro di me deciso fino a raggiungere ...
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