1. La mezza maratona


    Data: 08/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Anale Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... io piacevo a lui e lui piaceva a me anche di persona, non solo nelle chat.
    
    Salimmo entrambi sul sedile posteriore del taxi e confesso che se avessi potuto gli avrei slacciato i pantaloni e gli avrei fatto un pompino con ingoio fregandomene del tassista che ci vedeva, fortunatamente il mio senso della decenza prevalse sulla mia voglia di succhiargli il cazzo e per tutto il tragitto parlammo solo della corsa cui avremmo partecipato il giorno dopo.
    
    Arrivammo alla reception dell’albergo, dietro al bancone c’era un uomo sulla quarantina con fare molto effeminato, Paolo si fece avanti, disse il suo nome e chiese della stanza che aveva prenotato.
    
    “Ecco qua la chiave della suite 601 per i signori”.
    
    “Suite?” esclamai sorpreso.
    
    “La migliore che abbiamo” rispose il portiere poi, sempre con il suo fare gentile quanto effeminato, mi si avvicinò e sotto voce con aria ilare mi disse: “è anche insonorizzata, quindi non si trattenga”.
    
    “Ma che dice?!” riposi io con aria maliziosa.
    
    “Amico mio, io me ne intendo” rispose, “la prenda come una forma di solidarietà fra di noi, scoprire che la stanza era insonorizzata dopo aver soffocato i gemiti per tutta la notte sarebbe un vero peccato, non trova?”
    
    “Allora, viva la solidarietà!” risposi, e io e Paolo ci avviammo verso l’ascensore.
    
    Una volta all'interno misi finalmente una mano fra le gambe di Paolo afferrandogli il pacco, lui si lasciò toccare un attimo poi mi trasse a se e mi abbracciò accarezzandomi il culo, nello ...
    ... stesso momento mi sussurrò in un orecchio:
    
    “lo sai cosa mi piace di te?”
    
    “Che cosa?” gli chiesi.
    
    “che sei passivo ma non sei effeminato per niente, a guardarti nessuno penserebbe che vai con i maschi, ne da passivo ne da attivo, questo rende tutto più eccitante e proibito”.
    
    Gli risposi con fare sornione: “in realtà speravo che tu fossi una femmina che si fingeva un maschio in chat, purtroppo ho avuto la conferma definitiva che non lo sei pochi secondi fa, quando ho sentito cos'hai fra le gambe”.
    
    “Che ci vuoi fare? Allora vuol dire che ti è andata male, stasera ti toccherà prendertelo nel culo, non si torna indietro” mi rispose lui stando al gioco.
    
    “Vuoi dire che sono fottuto?”
    
    “Non ancora, ma lo sarai presto” disse. Ci scambiammo un sorriso e in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono, prendemmo le valige e quando mi chinai davanti a lui per prendere la mia non perse l'occasione di darmi un'altra manata sul culo, poi percorremmo il corridoio fino alla porta della nostra stanza, Paolo infilò la chiave magnetica nell'apposita fessura, la porta si aprì e lui mi fece cenno di entrare.
    
    “Prima tu” risposi.
    
    “Oh, no, sei tu la femmina, prima tu”.
    
    “Se la metti così allora dovresti prendermi in braccio” gli dissi sorridendo.
    
    “Hai ragione” esclamò, poi mi afferrò un polso, si passò il mio braccio dietro al collo mentre si abbassava, con l'altro braccio mi avvolse le cosce e mi caricò sulla sua spalla.
    
    “Ma non così!” esclamai ridendo.
    
    “Si ...
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