1. Il professore - seconda parte


    Data: 23/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Anacreo, Fonte: Annunci69

    ... succhiarglielo e quasi subito venni schizzando lo sperma sul pavimento. Lui che dall’alto si godeva la scena di me inginocchiato col suo cazzo in bocca e il mio uccello che colava sperma, eccitato come una bestia, venne subito dopo così mi trovai in bocca il gusto della sborra mischiato a quello dell’urina.
    
    Dopo quella volta ce ne furono molte altre in cui lui mi dispensava entrambi i suoi liquidi con una notevole generosità.
    
    Finchè arrivò la fine dell’anno scolastico, e ci vedemmo per l’ultima volta. Quella volta ci incontrammo al solito posto dopo la fine delle lezioni, con la scusa che lui aveva da fermarsi per gli scrutini, così che potessimo prenderci più tempo.
    
    Sempre chiusi nella toilette mi fece spogliare nudo, e al solito mi accovacciai e glielo presi in bocca succhiando forte e facendoglielo venire duro come il marmo. Ma quella volta lui introdusse una variante: mi fece alzare, mi girò verso il muro e mi ci fece appoggiare con le gambe larghe, come la prima volta che ci vedemmo. “Ora ti faccio vedere io” sibilò cattivo. Sentii che si sputava sulla mano, poi mi passò la saliva sull’ano. Mi vennero i brividi perché mai avrei immaginato che ci saremmo spinti a tanto. Un altro sputo, che immaginai fosse finito sul suo cazzo, e poi sentii la sua grossa cappella puntare al buco del culo, guidata dal suo dito. Quando l’ebbe ben centrato, mi afferrò saldamente per i fianchi e me lo schiantò di colpo nel culo, fino in fondo.
    
    Non so come feci a non urlare, ...
    ... sopraffatto dal dolore bestiale. Sentii che le ginocchia mi si piegavano, e quasi non svenni. Ma lui mi sosteneva forte senza lasciarmi via di scampo, e anziché darmi tregua prese subito a pomparmi come un forsennato, tenendomi inchiodato con le mani sui fianchi e dandomi il ritmo come a lui piaceva. Poi rallentò dandomi dei poderosi affondi mentre mi mordeva un orecchio. Godeva come un porco, il vecchio bastardo. “Troia, ti fa male ma adesso ti piacerà, lo so che ti piacerà…” e rallentò piano fino a fermarsi.
    
    Istintivamente mi dispiacque che si fermasse, pur provando ancora dolore, e cominciai a roteare piano il bacino e a impalarmi da solo su quella mazza, estraendo il suo cazzo dal mio culo quasi del tutto per poi farlo rientrare fino alla radice. Iniziai a godere di brutto, e il mio uccello che all’inizio dell’inculata si era ammosciato per il dolore provato, si eresse di nuovo mentre un filo di secrezione gli usciva dalla punta.
    
    In breve, prendemmo il ritmo e mentre lui mi inculava io gli assecondavo i movimenti in modo da provocare a lui e a me il massimo piacere. A un certo punto, senza che neanche mi toccassi, sentii una strana sensazione tra l’ano e il cazzo, una sensazione di piacere indicibile, e accelerai in modo frenetico i miei movimenti ansimando “Ahhh ahhhh ahhhhhh”, finchè ebbi un orgasmo indicibile mentre fiotti di sperma scendevano a terra.
    
    Il bastardo se ne rese conto dalle contrazioni del mio buco del culo e non si trattenne oltre, mi riempì il retto ...