1. L eccitazione di essere scoperti


    Data: 05/12/2019, Categorie: Etero Autore: libereseduzioni, Fonte: Annunci69

    ... minuti. Eravamo vicini ai primi camerini, e dovetti sistemarmi l’uccello che stava cominciando il suo risveglio. Continuò a camminare fino ad arrivare ad un camerino in fondo, quelli più grandi. C’era poca gente ed erano tutti vuoti. I camerini erano larghi circa 2 metri per 2, erano fatti di legno ed avevano una porta anch’essa in legno, leggermente sollevata da terra e staccata dal soffitto. Entrò all’ultimo in fondo. Mi avvicinai con fare sospetto, mi fermai qualche secondo per vedere se si vedeva qualcuno ed entrai alla svelta.
    
    “Ti ha visto qualcuno” mi chiese allarmata.
    
    “No, non c’è nessuno”. C’era uno sgabello lungo, simile a quelli dei pianisti, ma più lungo appunto. Gli tolsi dalle mani gli abiti, la circondai dalla vita, e la baciai sulla bocca. Le labbra erano schiuse e morbide, e ben presto le nostre lingue si intrecciarono. Ci staccammo un attimo e lei mi disse
    
    “Girati che mi cambio”. ‘Ma come giratì pensai tra me. Invece dissi
    
    “quanti anni hai? “.
    
    “Perché sono importanti? ” mi rispose lei.
    
    “Abbastanza perché un ragazzo mi possa vedere con questi vestiti, ed anche per starci insieme”. Non aggiunsi nulla. Mi girai e la sentii mentre si spogliava.
    
    “E se baro e mi giro? “, ...
    ... chiesi per sfotterla.
    
    “Non vale”. Dopo qualche secondo disse
    
    “Sono pronta. Ti puoi girare”. Lo feci e ora indossava una camicetta bianca un po’ trasparente e la minigonna che aveva preso. Era davvero carina, senza dubbio. Era alta circa 1, 65 ed aveva belle gambe, forse un po’ troppo piene, ma era tipico dell’età che pensavo avesse. Era scalza.
    
    “Ma l’intimo non l’hai messo”. Non rispose ma si avvicinò e mi bacio di nuovo sulla bocca. La strinsi a me perché volevo sentire i suoi seni premere sul mio petto. Orami ero in tiro e il mio uccello premeva contro la sua fica. Ero sicuro che sentisse la durezza attraverso i vestiti, ma non fece alcun gesto che mi facesse capire, continuò semplicemente a baciarmi. Sollevai una mano e la portai all’altezza del seno. Lo accarezzai accogliendolo interamente nel palmo della mia mano, e sentii distintamente il capezzolo prepotentemente sull’attenti. Al contatto si strinse ancora più forte a me, avvinghiando una gamba attorno alla mia. Capii che sentiva il mio sesso quando con un movimento quasi impercettibile spinse il bacino in avanti, evidentemente per gustare ancora di più quel contatto. Smisi di baciarla ed allungai una mano a raccogliere l’intimo.CONTINUA 
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