L eccitazione di essere scoperti
Data: 05/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: libereseduzioni, Fonte: Annunci69
Tutto inizia con un semplice scambio di messaggi e già da quello la nostra eccitazione inizia a salire fino a quando decidiamo di vederci ma in un modo fantasioso ,come se fossimo due benemeriti sconosciuti che si incontrano per caso in un centro commerciale e con gioco di sguardi che lasciano capire ciò che l'animo desidera in quel preciso momento.
Decidiamo quindi di vederci prima fuori dal centro commerciale per scoprire il primo sguardo in leggera lontananza per poi seguirla all interno di un grosso negozio di abbigliamento.
La segui a distanza e la ritrovai a guardare dei vestitini e abbigliamento vario oltre che ad intimo di qualunque genere.
La seguii cercando di capire cosa avesse in mente. Si fermo vicino ai camerini, dove c’erano i pigiami. Era un luogo riparato in quanto era dietro ad un angolo che praticamente nascondeva il resto dell’ipermercato. Si guardò di nuovo intorno e questa volta notai il suo sguardo rilassato. Ora mi stava sorridendo, alzando con la mano quello che aveva preso da misurare. Ora incominciavo a capire, e la cosa mi sorprese alquanto. Alzai le sopracciglia in segno di sorpresa e lei mi guardò in modo molto provocante, o così capii io. Voleva misurarsi quei vestiti e farsi vedere con un abbigliamento provocante. Si incamminò nella mai direzione e passandomi accanto, senza fermarsi, sussurrò:
“Ti va di aiutarmi”. Rimasi senza parole, mentre lei si allontanava nella direzione opposta. Si girò e mi fece spallucce, sollecitando ...
... evidentemente una risposta. Deciso a non farmi prendere in giro da una ragazzina, le ripassai accanto e chiesi
“quante volte hai fatto questo giochetto? “. Mi afferrò per un braccio e rispose
“Non l’ho mai fatto prima d’ora e ho una strizza da morire, ma pensavo di piacerti e dovevo pur liberarmi dai miei, o vuoi baciarmi qui, davanti a tutti? “. Certo che no, pensai.
“Con quelli addosso sarai uno schianto, anche se pure adesso non sei mica male”. Mi guardo un po’ di traverso ma mi fece segno di seguirla.
Aspetta un secondo” e mi allontanai verso una altro espositore. Era quello dell’intimo e presi un reggiseno di pizzo, di quelli a balconcino, e glielo mostrai, sempre con la massima accortezza. Arrossì violentemente, e dopo un attimo di esitazione, fece segno di si con la testa. Feci per incamminarmi ma notai che stava di nuovo facendo spallucce. ‘ed ora che significà pensai. Guardai il reggiseno e mi accorsi che era un po’ troppo grande per lei. Feci il segno tre con le dita, e lei mi rispose, sempre a gesti, due. Riappesi quello e scelsi una seconda. Il mio sguardo cadde sulle mutandine. Ne scelsi un paio a perizoma, gliele mostrai con una mano mentre con l’altra segnavo tre con le dita. Ora era davvero imbarazzata. Si contorceva le mani e non riusciva a stare ferma. Disse di si con la testa. Mi incamminai verso di lei e subito dopo anche lei si girò ed imboccò verso i camerini. Chissà cosa stava pensando in quegli attimi. Tutta questa scenetta durò non più di due ...