Ritorno a casa, alla maison
Data: 03/12/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... legga la mia, senza barriere. Negli occhi di A vedevo brillare la sua intelligenza vivida, la sua sensualità. Vedevo brillare la sua umanità, le sue ferite, i suoi limiti. Vedevo il suo desiderio di abbandonarsi a me ancora una volta Ne aveva bisogno; la mia donna aveva disperatamente bisogno di uscire dalla vergogna e dal giudizio. Dai dubbi. Voleva essere sé stessa. Ed è il dono più grande che le ho fatto. Le ho donato sé stessa. Ero completamente centrato su me stesso. I miei sensi erano acuiti come quelli di un lupo che annusa ogni piccola vibrazione nel bosco. Ero cosciente di me e dei movimenti interni del mio corpo. Ero cosciente del mio cazzo che si induriva e vibrava ammirando il corpo di A. Ero cosciente della bolla di energia fra noi. Ed ero cosciente della sua anima. Qualsiasi cosa fosse successa quella sera sarebbe stato perfetto. Perché ero con lei; con la mia donna tutto è sempre perfetto. Lei sa sempre esattamente cosa fare e come comportarsi. L’ho formata io! Anzi l’ho aiutata a disvelare sé stessa. È sempre stata la numero uno nel sesso e nel gioco e l’ho solo resa consapevole. I nostri corpi, illanguiditi dal calore, erano morbidi. Il tocco della sua pelle sulla mia era un’emozione senza paragoni.
Poi ci siamo alzati e incrociato la coppia di prima che stava andando via. Mi sono permesso di baciare il seno prosperoso della ragazza. In modo spontaneo e leggero. Non era un gesto inopportuno. Siamo poi andati a mangiare qualcosa, a chiacchierare sui ...
... divanetti. Tuttavia, sapevamo che il tempo era contato, tiranno. Da un lato è frustrante avere poco tempo quando sappiamo di poter passare giorni e giorni assieme, godendo del contatto reciproco, senza mai annoiarci. Ma dall'altro questo fa sì che i colori siano più vividi, le emozioni più forti. Il cuore batte più velocemente, l’adrenalina sale più intensa. La felicità è breve. Va colta e gustata senza aspettare. Era da molto tempo, come ho detto, che non salivo lungo quelle maledette scale tenendo per mano la mia compagna. Ci siamo aggirati per i corridoi in penombra, la musica di sottofondo echeggiava nella mia pancia. Ero veramente nel qui ed ora. Abbiamo subito trovato le nuove stanze. Gli attrezzi BDSM che vi si trovano mi sono familiari, e ad A lo sono ancor di più. Poi ho visto ciò che volevo provare. Nessun dubbio. L’ ho fatta salire sulla speciale altalena munita di staffe per le caviglie. Nuda e con le cosce aperte ho iniziato a farla dondolare leggermente. Io ero all'altezza giusta; ogni volta che il suo movimento la portava verso di me la cappella strusciava sul clitoride. Nei suoi occhi torbidi saliva il desiderio, ma non mi bastava. L’ho portata al limite; ha iniziato a chiedermi di essere scopata. L’ho obbligata ad alzare la voce nel dirlo e il suo roco sussurro iniziale si è mutato in un grido strozzato: “scopami”. Di colpo, durante l’ennesimo dondolio, l’ho penetrata di colpo. Abbiamo goduto quelle sensazioni nuove assieme. La stanza si è presto riempita di… ...