La professoressa ricattata discende nella lussuria parte 2
Data: 28/11/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Tradimenti
Autore: MasterSole95, Fonte: RaccontiMilu
Quando Giovanni arrivò alla porta si girò e disse a Sara, “Seguimi due passi dietro di me e comportati normalmente”
Come poteva comportarsi normalmente. I suoi capezzoli si stavano sfregando con la camicetta ad ogni passo, la sua figa era nuda sotto la gonna e, contro la sua volontà, si stava bagnando sempre più ad ogni secondo.
Con la camicetta mezza sbottonata, come le aveva ordinato Giovanni, si sentiva di mostrare più mercanzia di quanto fosse accettabile. “Si, signor Giovanni” rispose.
Giovanni aprì la porta e condusse la professoressa sconfitta attraverso i corridoi della scuola verso il parcheggio. La macchina di Sara era parcheggiata nell’ormai vuoto cortile della scuola. “Mi dia le chiavi” , richiese Giovanni.
Giovanni si sedette al posto del conducente mentre Sara a quello del passeggero. “Alzi la gonna professoressa”.
Sara la alzò leggermente.
“Più in alto”.
Sara la alzò fino a quando copriva a malapena la sua figa zuppa.
Giovanni accese la macchina e iniziò a guidare in direzione della casa della professoressa. A circa una ventina di minuti di distanza. ” Dobbiamo fermarci in un negozio prima di casa”
Il cuore di Sara si fermò un attimo e si ritrovò a pregare che Giovanni non la facesse entrare nel negozio con le sue tette e la sua figa così esposte.
“Mi dica professoressa, avete dei sex toys a casa?”
Sara non poteva credere che il suo studente le chiedesse una cosa del genere “Un vibratore, signor ...
... Giovanni”
“Nient’altro?”
“E’ tutto signor Giovanni”.
Giovanni fermò la macchina nel parcheggio di un supermercato. Questo era un supermercato molto grande, con un area passatempi, un’area per animali e un’area abbigliamento. “Andiamo professoressa, abbiamo un pò di shopping da fare, si ricordi 2 passi dietro di me”.
Sara si abbassò velocemente la gonna senza dare nell’occhio e uscì dalla macchina. Faceva un pò fresco e sentì i suoi capezzoli indurirsi leggermente. Si precipitò seguendo il giovane e atletico studente attraverso il parcheggio.
“Ha contanti o carta di credito con lei professoressa?”.
“Si Giovanni, ho entrambi”.
Giovanni si fermò e si voltò verso la sua professoressa “Come mi hai chiamato?”
“Gio… mi scusi signor Giovanni”.
“Sbottoni un altro bottone”.
“Per favore signor Giovanni. Mi dispiace”.
“Vuole che siano due bottoni professoressa?”
“No” disse Sara sbottonando il terzo bottone della sua camicetta. Ella sapeva che se si muoveva troppo in fretta avrebbe fatto uscire i suoi seni. Doveva muoversi piano.
“Prenda un carrello professoressa” Giovanni disse entrando nel supermercato.
Sara fece come ordinato e seguì Giovanni attraverso il supermercato verso l’area per animali domestici. “Prendiamo un collare per la mia nuova cagnolina, provi questo professoressa” disse Giovanni porgendole un collare sobrio nero.
“Qui?”
“Professoressa non mi piace ripetermi, se non vuole fare quello che le chiedo se ne può tornare a casa ed essere sicura che le foto ...