1. Silvia e Pietro due fidanzatini curiosi 4


    Data: 28/11/2019, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    Il resto della settimana passò come le altre, non che io non avessi delle remore o dei pensieri, ma ogni qual volta ci pensavo, e credetemi era un pensiero quasi fisso, mi eccitavo.
    
    Il giorno dopo fu abbastanza complicato, mi giravano in mente tutti i dubbi e le paure possibili ed immaginabili, la notte dormii poco e nulla, ma la mattina mi svegliai con in mente il sogno che avevo fatto. Questo ragazzo che mi scopava e Pietro che ci guardava, mi svegliai che ero un lago di sudore per l’eccitazione. Non so cosa mi prese, ma dopo quel sogno smisi di farmi troppi problemi, l’eccitazione prese il sopravvento.
    
    Avevamo una settimana da dover passare prima di poter vivere questa esperienza, cosi decisi di far impazzire Pietro nei modi più sadici. Mi spiego, gli mandavo foto di vestitini sempre più succinti chiedendogli se sarei piaciuta a quel ragazzo, gli chiedevo se era o non era il caso di mettere slip e reggiseno sotto, gli mandavo le foto di vari completini e costumi, insomma volevo farlo impazzire.
    
    Dopo una lunga serie di foto in costume intimo o mostrando vari vestitini o pantaloncini facendo notare che in certe pose a seconda se avevo o no l’intimo si poteva vedere o meno che ero nuda, gli chiesi anche se si fosse masturbato guardandomi, quando mi rispose si, scoppiai a ridere e da li capii che lo avevo portato sul punto della pazzia.
    
    Giovedì pomeriggio ero sul divano e mi venne l’idea di cercare qualche offerta per una sistemazione iniziai a girare su vari siti ...
    ... e trovai delle offerte per venerdì e sabato, telefonai a Pietro chiedendogli se per lui andasse bene e cosi decidemmo di prendere un hotel per poco più di 50€.
    
    La sera preparai un borsone, si, ero molto eccitata dall’idea e forse esagerai anche un po’ nel portarmi fin troppa roba, ma non volevo avere rimorsi su cosa mi ero portata. Nel borsone non ci entrava tutto quello che volevo, cosi dovetti fare una piccola riduzione almeno per quanto riguarda le scarpe.
    
    La sera venne Pietro a casa, nulla di anomalo, ci mettemmo sul balconcino a vedere la tv, io tranquillamente in pigiama, pantaloncino e maglietta di cotone senza reggiseno, abbracciati sul divanetto, non parlammo assolutamente di ciò che stavamo per fare, sembrò una serata normale, anche se almeno dentro di me ci stava un tornado di emozioni. Pietro faceva di tutto per sembrare calmo, ma si muoveva in continuazione e appena appoggiai la testa sulle sue ginocchia l’effetto fu immediato. Decidemmo di partire per le undici, prima aveva da fare, lo decidemmo che lui stava uscendo dalla porta di casa, ci demmo un bacio, ed ecco la Silvia “stronza” che parte a razzo, gli metto una mano molto dolcemente sul pacco ed ecco in meno di un secondo sentire il suo cazzo diventare duro.
    
    Mi girai di scatto, presi le chiavi di casa e gli chiesi se poteva prima di andare via accompagnarmi a prendere un borsone più grande in garage.
    
    Scendemmo le scale e arrivammo alla porticina del garage. Si, ho sia una porticina che va nelle ...
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