1. Le disavventure di uno schiavo – puntata 1


    Data: 22/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: MattewSlave, Fonte: RaccontiMilu

    PUNTATA 1
    
    – Sei stato bravo -, seguito da uno sputo in faccia, è stato il ringraziamento fatto da Giacomo nei miei confronti, per avergli leccato i piedi. Mezz’ora di piedi sudici lavati e rilavati, ho la bocca che odora come i suoi calzini e tutto questo per ricevere in cambio un mezzo ringraziamento e uno sputo che ora mi sto leccando come fossi un cagnolino. E’ incredibile, ma tutto ciò mi sta anche bene. Giacomo lo conosco da quando siamo piccoli, eravamo in classe insieme alle scuole elementari e alle medie. Alle superiori le nostre strade si sono divise, ma abbiamo continuato a frequentarci. Abbiamo in comune Francesco, nostro amico fraterno e per questo ci siamo spesso trovati in giro, a volte in discoteca, altre al ristorante o anche a dei semplici calcetti. Non siamo mai stati amici, o almeno, se lo considerassi un amico avrei centinaia di amici. Ci stimiamo. Anzi, ci stimavamo. Ora sono diventato il suo leccapiedi personale. Da un anno vivo a Firenze, dove ho iniziato l’università. Lui ha fatto flop nella facoltà in cui si era iscritto a Verona e ora si è iscritto anche lui in una facoltà del capoluogo toscano. Su idea di Francesco siamo diventati coinquilini. La mia sfortuna è stato che è arrivato a Firenze un giorno prima di quanto previsto ed è arrivato beccandomi leccare i piedi al coinquilino che stava per lasciargli il posto. Ora mi tiene in pugno. Ma non sono così sicuro che si tratti di sfortuna, anche se il ghigno di Giacomo quando è tornato in camera ...
    ... sua sembra dire tutto il contrario.
    
    La mattina facciamo colazione come se niente fosse. Giacomo comincia a parlarmi della serata precedente, quando ha voluto fare un giro per la città e cominciare ad ambientarsi. Per un po’ rispondo a monosillabi, era una situazione troppo strana. Pian piano anche io comincio a parlargli dei posti da visitare, i luoghi ideali in cui rilassarsi il pomeriggio o dove è meglio andare a correre.
    
    E’ il figlio bene di famiglia bene, capelli castani scuri, occhi nocciola, alto 185 cm, pochi muscoli, ma tutti dove servono. Il bravo ragazzo perfetto, la descrizione che ho sempre fatto di lui in questi 20 anni. Sempre tranne ieri sera, ora lo vedo con altri occhi. – Matteo, tu questa mattina cosa devi fare? – Giacomo, alle 9 ho lezione. Sono in facoltà fino alle 15. – Ok, io stamattina avevo un paio di ore buche, ma mi sa che le passo in biblioteca. Ti va se stasera giochiamo? – Giochiamo? – Sì dai, allo stesso gioco di ieri sera. Annuisce e io capisco cosa vuole dire. Vorrei fare il prezioso, ma io in realtà ho una voglia matta di giocare. – Stasera io vado a lavorare – per mantenermi agli studi lavoro in un risto-pub della zona. Tre sere a settimana, almeno per evitare di chiamare a casa per ogni minima spesa imprevista. Se ti va quando finisco lezione ci vediamo. – Ok, mandami un messaggio quando esci da facoltà. E con il suo sorriso quasi rassicurante se ne va.
    
    Devo dire la verità, passo la mattinata eccitato in attesa di quel momento. Non ...
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