1. 600 frustate 5


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... visto? – Disse prendendo le tette in mano, giustamente indifferente alla sofferenza della donna. – Vanno colpite così. Vedete questo segno rosso? È perfetto. Ma cercate di colpire verso l’esterno, anche solo i capezzoli. Vedete voi.
    
    Il capo ci fece spostare e fece cenno al suo dipendente di procedere. E lui si portò di fianco, caricò nuovamente le braccia e colpì orizzontalmente la base delle natiche.
    
    Sciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaack!
    
    - Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
    
    Un altro urlo agghiacciante della poverina. La quale continuava a sbattere la testa in qua e in là con la lingua fuori. Le culatte tremavano incontrollate e il capo si accucciò per farci vedere come l’aveva colpita bene.
    
    - Forza, – disse alzandosi. – Provate voi.
    
    Il carnefice mi porse la frusta lasciandomi un po’ indeciso. In compenso si fece avanti la mia collega Federica, che impugnò la frusta a due mani.
    
    - Dove la colpisco? – Domandò senza farsi problemi.
    
    - Le tette o il culo, – rispose. – Cosa preferisce?
    
    - Le tette. – Disse sicura di sé. – Mi sembrano abbastanza grosse.
    
    Si mise in posizione, assatanata, ma il capo intervenne.
    
    - Prima la palpi, – le ordinò.
    
    Fece cenno all’altra sua inserviente, una donna, che si avvicinò con una salvietta e le asciugò la figa. A quel punto la mia amica le prese la fica in mano con evidente soddisfazione e la poverina parve davvero rilassarsi un po’. Poi le palpò le tette, come per verificare dove fosse meglio colpirle.
    
    - Sono pronta, – ...
    ... disse, mettendosi in posizione come aveva visto fare.
    
    Il capo fece cenno al giovane boia, il quale prese il copricapo della condannata e le tirò in dietro la testa, in modo che non le colpisse per sbaglio il viso.
    
    - Vada! – Disse il capo.
    
    Swuiiiiiiiiiiiiishhhhhhh!
    
    L’aveva mancata.
    
    - Non si preoccupi, – la rassicurò il capo. – Riprovi. Ha solo avuto paura di colpirle il viso. Non si faccia problemi, vedrà che la prossima andrà meglio.
    
    Sciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaackete!
    
    - Ahhhhhhhhhh! Ahhhhhhhhhhhhh! Ahhhhhhhhhhhhh!
    
    - Brava! – Commentò. – Ha dato un ottimo fendente. Questa scudisciata la condannata non la dimenticherà. Sente come urla?
    
    La disgraziata urlava e si contorceva come un’anguilla in padella.
    
    - Aspetti che la tranquillizzo.
    
    Le prese la figa in mano e piano l’altra si rilassò
    
    - Ora le frusti il culo. – Disse poi, togliendo la mano.
    
    - No, il culo lo lascio a lui, – disse indicandomi. – So che gli piace. È una cosa da uomini.
    
    Rimasi paralizzato da quello che avevo visto e sentito, ma presi in mano lo scudiscio che mi aveva passato.
    
    - La palpi. – Ricordò severo il capo. – Mi rivolgo a lei signora. La palpi dove l’ha colpita.
    
    La mia collega le palpò le tette volgarmente da dietro e la poverina si placò per qualche altro secondo.
    
    Poi toccò a me. Iniziai anch’io palpandole le tette da dietro come usa fare un uomo, poi le presi fa riga in mano. Era fradicia. La inserviente se ne accorse e venne ad asciugarle la figa e poi la ...
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