1. Il viale


    Data: 25/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: forcuriosity, Fonte: Annunci69

    Paolo (il mio ex marito) ed io eravamo piuttosto stanchi dal viaggio di rientro da Lanzarote. L’aereo atterrò a Venezia che era già sera e il bus navetta ci venne a prendere per poi accompagnarci al parcheggio lì vicino.
    
    Quando fu il momento di pagare Paolo porse al titolare del parcheggio la sua carta di credito.
    
    “Purtroppo non funziona, mi dà errore” ci dice il signore con aria dispiaciuta.
    
    “Fa niente” risponde Paolo “paghiamo in contanti”.
    
    Salimmo in macchina e, avendo solo stuzzicato qualcosina a pranzo, ad entrambi venne un certo languorino.
    
    “Però abbiamo solo 20 euro in contanti e la mia prepagata è quasi a secco” gli dissi.
    
    “Niente paura, ci fermiamo a fare un bancomat più avanti. Sicuramente era difettoso il pos del parcheggio, vedrai che sistemiamo tutto”.
    
    Così ci fermammo al primo sportello che incontrammo sulla strada.
    
    Scese solo lui e dopo un paio di minuti lo vidi tornare tutto agitato.
    
    “Mi ha trattenuto la tessera...e adesso?”
    
    “E adesso niente, torniamo a casa e lunedì chiami la banca, non è mica una tragedia!”
    
    “Sì, però volevo mangiare anche qualcosa e fare benzina!”.
    
    “Abbiamo ancora venti euro e per la benzina sono più che sufficienti, mangeremo una volta arrivati a casa...”.
    
    Era proprio incazzato, imprecava e batteva i pugni sul volante come un bambino che fa i capricci.
    
    “Dai, datti una calmata, rimetti in moto e torniamo a casa, non serve a niente mangiarsi il fegato”.
    
    Intanto Paolo continuava con gli improperi e ...
    ... stava mettendo di cattivo umore anche me.
    
    “Senti, non possiamo farci niente, tanto vale darsi una calmata e tornare a casa!”.
    
    “Ma io non voglio tornare subito a casa, volevo restare ancora un po’ in giro!”
    
    “Avevi qualcosa in mente di particolare?”
    
    “Sì, volevo andare a cena e poi farci un giro, dicono che qui la zona sia abbastanza frequentata”.
    
    “Sì, frequentata da puttane, non hai visto quante ce ne sono in giro?”
    
    “Volevo portarti in un privee qui vicino, ho letto le recensioni e ne parlano bene!”
    
    Ecco cos’era, il cornuto voleva farmi sbattere da qualcuno al club e sicuramente era così infuriato perché aveva anche già preso accordi senza dirmi nulla.
    
    “Ok, però non ci possiamo andare, sarà per un’altra volta...”
    
    E giù un’altra fila di bestemmie!
    
    “Senti Paolo, non possiamo farci niente, è inutile continuare a star qui, metti in moto e andiamo!”
    
    Raramente l’avevo visto perdere la pazienza così e sentivo che stavo per perderla anch’io…
    
    Partì sgommando a tutta velocità, sempre imprecando e la cosa mi mandò su tutte le furie.
    
    “Fermati!” gli urlai.
    
    Si fermò dopo una cinquantina di metri, io uscii dall’auto e mi accesi una sigaretta.
    
    “Quando ti sarai calmato ripartiamo, però adesso lasciami fumare in santa pace!”
    
    E cominciai a camminare su e giù fumando nervosamente.
    
    Finita la sigaretta ne accesi subito un’altra, ero agitata come non mai.
    
    Una macchina suonò il clacson e il passeggero mi urlò qualcosa di incomprensibile.
    
    “Dai, ...
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