1. L’isola – 2


    Data: 24/11/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    Tornò dal mare. Renata e Marta erano ancora insieme: a lui quelle due donne erano simpatiche.
    
    – Vieni, ti asciugo – disse Marta – e mi prendo un passaggio sul tuo corpo.
    
    Risero, ma Marta se lo prese davvero in passaggio, gli passò la mano sul costume, sul cazzo.
    
    – Con questi fianchi – gli sussurrò – le sbatti forte le tue ragazze.
    
    – Signore, avete un invito a cena per stasera, se volete.
    
    – Davvero? – disse Renata -mi piace. Che ne dici, Marta?
    
    – Figurati se mi perdo una cena con un bel ragazzo come lui.
    
    Le aspettava davanti al ristorante del villaggio e le vide arrivare. Renata indossava un vestito a rete, con maglie molto larghe, che faceva vedere il suo corpo, i suoi capezzoli e le sue mutandine azzurre. Marta indossava una specie di larga casacca colorata da figure di pappagalli.
    
    – Accidenti come siete belle – disse loro.
    
    – Io questo me lo sposo –disse Marta ridendo.
    
    Le baciò sulle guance ed entrarono. C’erano solo due tavoli occupati e Renata li salutò con la mano.
    
    – Bel profumo – gli disse –Devi conquistare una donna?
    
    – No – disse – devo pagare un debito ad una incantatrice.
    
    Renata sorrise di soddisfazione e Marta disse:
    
    – Che bello come parla. Che ragazzo ! Spero che ti rimarrà qualche spicciolo per me, dopo che avrai pagato il tuo debito. – Ridevano.
    
    Quello strano vestito di Renata faceva sporgere i suoi capezzoli tra le maglie. Lei gli si accostò al bordo del tavolo e gli disse:
    
    – Hai già dimenticato come si trattano i ...
    ... capezzoli di una signora?
    
    Lui le strizzò un capezzolo e la vide trasalire.
    
    – Più forte, ancora un poco. Mi pagherai anche questa, canaglia – disse – Mi hai fatto viaggiare con le mutandine bagnate. Ma è stato molto bello.
    
    Marta scoppiò a ridere.
    
    – Ti avrà fatto rabbia non potertelo fare a bordo.
    
    – Mi vendicherò, invidiosa.
    
    La cena fu squisita, roba di mare; spaghetti ai ricci di mare dei quali Marta spiegò il potere afrodisiaco, seppioline in umido frutta e dolce. Quando lui chiamò il cameriere per il conto, questo gli disse che era già stato pagato.
    
    – Gli ho detto di addebitarlo sul mio conto – disse Renata – Ti volevo ben nutrito per quello che devi farmi.
    
    – Ma eravate mie ospiti.
    
    – Ci compenserai diversamente, stanne certo – disse Marta.
    
    Camminavano sulla stradina del villaggio. Lui le teneva per i fianchi. Gli piaceva sentire sotto la mano la carne ed il calore di Marta. Renata si fermò e si appoggiò ad un albero, lo tirò a sé, gli prese il viso e lo baciò con passione.
    
    – Renata….qui per strada.
    
    – Ti imbarazza che ti vedano con una donna anziana? Ora sono impaziente. Baciami, qui, adesso. E che muoiano di invidia per il bel ragazzo che sei.
    
    Marta camminava accanto a lui; gli faceva sentire i suoi seni sul braccio.
    
    – Stasera lei ti consumerà – disse ridendo – Hai eccitato la sua fantasia…ed anche la mia.
    
    Entrarono nel bungalow di Renata. Marta si sedette in giardino e lui e Renata entrarono. Le ci volle un attimo a spogliarsi. ...
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