Destinato a essere marito e ……c……. 2 parte
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maritinosemplice, Fonte: EroticiRacconti
... alla stanza cerco di origliare ma non sento nulla. Poi arrivato nello stanzino accendo la macchina e noto in alto una finestrella chiusa che unisce alla stanza del dirigente. La apro e posso così sentire quanto si dicano nell’altro locale. Sento infatti la voce di lui che le dice “ spero di essere stato chiaro Camilla ,il ruolo che ho pensato per lei non si deve limitare al semplice lavoro di ufficio, deve essere più inclusivo” Si sig direttore ,dice lei , sono lusingata di poter essere a sua disposizione in ogni circostanza . Mi sento imbarazzato e mi chiedo il senso delle loro parole . Cosa le avrebbe chiesto prima lui? Ci siamo intesi allora riprende lui, ora procedo prendendo le giuste iniziative per creare i presupposti dei suoi compiti. Quanto a quel mezzo uomo del suo maritino deve adattarsi alla nuova situazione, essendo solo una pedina sacrificabile, senza importanza. Sento che si stanno alzando dalle sedie e forse si salutano, quindi prendo i fogli e con passo veloce torno alla mia scrivania. Fingo di leggere mentre la vedo uscire dalla stanza di Valerio. Non mi sfugge il sorriso che incornicia in suo viso e ho anche l’impressione che lei sia un po' rossa in volto ed emozionata. Infatti cammina pensierosa sui tacchi e torna al suo posto, senza guardarmi o dirmi nulla. Con l’animo in subbuglio riprendo il lavoro e mi pongo mille congetture del senso delle frasi udite. Passo qualche ora agitato e incerto sul da farsi finchè non vedo che lui apre la porta e mi chiama ...
... nella sua stanza. MI chiudo la giacca e mi alzo avviandomi col cuore a mille verso la sua stanza. Camilla alza gli occhi per un istante dalla scrivania per guardarmi, ma poi riprende a leggere i suoi fogli. Posso entrare sig Valerio? Chiedo affacciandomi dalla porta .Si vieni Gerardo siediti . Come sai ,riprende sto risistemando l’azienda e voglio tagliare i rami inutili e improduttivi. Quindi chiedo anche di più da voi impiegati. Tutti devono dare il massimo oppure se ne vanno. Per i miei impegni ,riprende, ho bisogno di spostarmi spesso in città e fuori, perciò ho pensato a te ,quando ti ho visto arrivare con la tua fidanzata questa mattina. N capisco cosa intende direttore dico. Bene ,ascoltami , vedo che sei un po’ tardo e mi prende un orecchio tirandolo forte come fossi l’asino della classe. Oltre al tuo solito lavoro voglio che guidi la macchina aziendale e porti me e chi ti dico dove c’è bisogno. Considero tutto questo una parte del tuo lavoro e mi aspetto che tu lo faccia con diligenza e disponibilità, senza fare alcuna obiezione. Sono stato chiaro? Conclude . Dico di si e lui mi congeda lasciandomi l’orecchio e dicendo che mi avrebbe richiamato; appena necessario. Finisce la mattina e al pomeriggio, dopo altre ore di lavoro vado al tavolo di Camilla per prenderla e portarla a casa. Mi fa ancora male l’orecchio ,dopo lo strattone preso e credo che sia rosso .In quel momento arriva il capo che senza preamboli mi dice di scendere e prendere la macchina ,che oggi avremmo ...