la suocera e la tv
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Maturo
Autore: claudio70, Fonte: xHamster
... osservandolo con sguardo avido e ammirato, strappandogli urla di piacere. Poi portava di nuovo alla bocca la grossa cappella violacea, che leccava con consumata sapienza.
Infine, rivoltando il ragazzo di schiena sul divano, gli montava a cavalcioni e, con abile mossa, faceva sparire in un attimo i venti centimetri di carne turgida nell’antro insaziabile della sua vagina, cavalcando con passione, ardendo di desiderio.
La curiosità della suocera mutò presto in interesse, l’interesse in eccitazione, mentre l’inquadratura mostrava in primo piano, da dietro, il grande culo della casalinga, in ginocchio sul divano, a cavalcioni del ragazzo, e la lunga asta che entrava e usciva, per quasi tutta la sua lunghezza, dal corpo della matrona, al ritmo indiavolato delle sue movenze. E quando la telecamera, maliziosa, scendeva ad inquadrare i piedi della troia, che volgeva le ampie piante rugose allo spettatore, io dietro la tenda sentivo il mio uccellane che pareva voler esplodere tra le mie mani…
Ma mi trattenevo, volevo gustarmi la reazione della suocera.
Reazione che non tardò: mentre la sua eccitazione cresceva, e lo sguardo avido era calamitato dallo schermo, e la lingua golosa umettava le labbra inquiete, e i denti candidi mordevano le stesse labbra, fu un attimo scorgere una mano infilarsi languida tra le cosce, le dita dalle lunghe unghie sparire tra i peli del cespuglio bianco, trovare la spacca avida frugare gli anfratti umidi, titillare il clitoride già gonfio, ...
... ottenere umori che infradiciavano mani, cosce, divano.
Il suo respiro sempre più profondo si mutava in mugolio, in gemito, in lamento di desiderio, e mentre lo sguardo cupido ammirava la carne bollente ed infinita che il postino con estenuante lentezza riprendeva a infilare nelle viscere della partner, di nuovo alla pecorina per accogliere nel culo avido quel palo inusitato, la mano guizzava con crescente intensità, affondando tutte le dita nella vagina fradicia ed ampia.
Io ora guardavo quasi solo più la suocera infoiata, e il mio serpente rivaleggiava per turgore con quello del porno attore: mi segavo senza ritegno, appena nascosto dalla tenda a non più di tre metri da mia suocera.
Quando il postino, muggendo come un toro, sfilò l’attrezzo dal culo sfondato della casalinga, che a sua volta strillava come una vacca in calore, e pompandolo con la mano lo avvicino all’orecchio della donna, che pronta si girò per ricevere in viso l’imminente sborrata, fu come un segnale convenuto: l’urlo si strozzò in gola a mia suocera, mentre il bacino si squassava impazzito al ritmo dell’orgasmo intensissimo che la sconvolgeva, e io pure raggiunsi il culmine del piacere segandomi come un ossesso ed eiaculando fiotti di sperma bollente che, al ritmo del mio piacere, in successive ondate schizzavano sulla moquette e contro la tenda che mi separava dalla suocera che desideravo ardentemente.
Nel frattempo, sullo schermo, un vero fiume, di incredibile copiosità, di liquido bianco, si era ...