1. La tipa, caffè e lingerie - IV-


    Data: 20/11/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... fermo!”
    
    Ada si ricompone alla svelta, scende dal fasciatoio, deodorante nella borsetta. Resta ferma un istante, poi si inginocchia a terra e gattona verso di me. Arriva con la faccia alla punta del mio cazzo.
    
    “C’è qualcosa qui o sbaglio?” Allunga la lingua, lecca il glande, raccoglie dei filamenti.
    
    “Questo è liquido per-eiaculatorio, non posso farci nulla Ada.”
    
    “Ok!” Ripulisce lentamente la punta del cazzo con la sua lingua. Poi si alza. Prende dalla borsetta il deodorante, “questo è tuo!”
    
    “Tu… tu sei mia!”
    
    “Vuoi subito il tuo premio vero? Te lo leggo negli occhi… mi guardi con perversione… sei malato!”
    
    “Sta zitta!”
    
    Prendo il roll-on, spingo Ada verso la parete accanto i lavabi. “Metti le mani al muro!” Le ordino, lei esegue. Le divarico le gambe, tocco la figa e il buchetto del culo, sputo sul roll-on e senza nessuna pietà glielo ficco nel culo… Ada si morde le labbra per non urlare, il roll-on è fermo, devo forzare… sento Ada scuotersi, tremare, spingo più dentro… poi prendo quel cazzo di roll-on e lo getto via, si infrange contro il muro opposto in 27 pezzi… “Corri via di qua!” Le intimo.
    
    Lei esce fuori alla svelta, resto solo. Mi ricompongo o quel che ne resta, mi sciacquo la faccia, ho il perizoma di Ada. Esco, ho 88 volti che mi guardano e mi restano soltanto 3 emozioni: rabbia, disgusto, rimorso.
    
    Cammino verso il negozio di Ada, voglio restituirle il perizoma, lei è li… appena mi vede però mi salta addosso, mi sento confuso, mi sussurra ...
    ... un in orecchio:
    
    “Avresti davvero? Perché ti sei fermato ed hai urlato?”
    
    “Eri rigida Ada, tremavi…”
    
    “Ti credevo un esperto tesoro…”
    
    “Cioè?” Le dico mentre continuano ad abbracciarci nel suo negozio.
    
    “Volevi infrangere il mio buchino in quella maniera? Sono vergine e non ero pronta ma, sono il tuo regalo… comunque mi hai spaventata dopo urlando… non quando eri te stesso!”
    
    Ada ha davvero il potere di non farmi capire nulla.
    
    Mi dice che deve lavorare, vuole uscire. Mi lascia con un “organizza tu qualcosa… magari a casa tua!”
    
    In pratica ha organizzato una serata intima a casa mia.
    
    Venerdì sera, suona il campanello, apro ad Ada, l’aspetto al pianerottolo. Tacchi, un pantalone largo, una maglietta, la giacchetta. Non capisco come cazzo si è vestita ma sta veramente bene, sarà la moda. Io resto sul classico, stringate, jeans e camicia.
    
    Mi da un bacio sulle labbra una carezza, io le palpo il culo, con foga e la spingo dentro. La faccio accomodare, le offro un poco di prosecco.
    
    “Non so cucinare bene, a parte le cose della mia dieta… spero apprezzerai!” Servo il cibo in tavola.
    
    “Sei un tesoro… non preoccuparti ma… avrai notato che non sono una mangiona… mi dici dov’è il bagno?”
    
    Le indico la porta, casa è piccola. Mentre si dirige verso il bagno si guarda attorno. “Fantastico. Tutto in ordine e pulito. Hai rassettato per me?”
    
    “No, mi piace che tutto sia in ordine e pulito!”
    
    Ada va in bagno, io mi tocco il cazzo, ho costanti erezioni. Spero di ...