1. La tipa, caffè e lingerie - IV-


    Data: 20/11/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    Ada… Ada non mi da tregua, tiene ben saldo con tutte e cinque le dita quel roll-on, lo passa un poco sull’interno coscia, se lo struscia un po’ sulla figa, prova a farlo entrare. Il deodorante ha quella giusta forma da simulare un cazzo. Ada ripete un paio di volte quei gesti, fa finta che non entri. Ada freme nell’avere nella figa quell’oggetto duro. Ad un certo punto lo solleva nuovamente per esaminarlo, è bagnato, mi guarda soddisfatta, con il sorrisetto che mi ha fottuto il cervello e non so cos’altro. Mi guarda ancora, si adagia ulteriormente con la schiena sulla parete piastrellata, si sistema in maniera più confortevole sul fasciatoio, prende il deodorante, inspira profondamente e con un gesto fulmineo lo spinge dentro. Il roll-on sparisce quasi del tutto dentro la sua figa. Toglie le mani e con le contrazioni della vagina lo tiene dentro, poggia le mani sulle ginocchia, si lascia ammirare in quella posizione. Ada sei una zoccola, il mio cazzo pulsa e dondola, sei così bagnata… devo resistere ancora, posso farcela… penso a Kenshiro, poeticamente violento, mi eccita forse. Penso al re leone, penso a Trinità… devo chiudere gli occhi, calmare l’erezione.
    
    “No,no… apri gli occhi tesoro mio, su su che sei bravo… dai ancora un po’ resisti!”
    
    “Mi hai chiamato tesoro…”
    
    “Zitto!” Mi urla con il volto scheggiato dal piacere che si sta infliggendo.
    
    Improvvisamente afferra il deodorante, lo entra e lo esce in modo compulsivo, mi guarda, il suo respiro affanna, geme, gode ...
    ... di piacere ma non mi parla. È intenta a continuare il gioco. Alterna ritmi decisi e veloci a lenti movimenti, la zoccola non vuole venire, vuole farmi crepare con la minchia dura.
    
    Non sto facendo nulla, mi sento sfiancato, vorrei saltarle addosso, farle rimpiangere ogni istante con una violenta sodomia. Sento gemere Ada, la vedo contorcersi sotto i suoi stessi colpi, le nocche delle mie mani sono diventate bianche tanto è forte il pugno con cui le stringo. Ada scivola con il bacino verso l’esterno del fasciatoio, mentre si morde anche il labbro si trivella la figa con quel deodorante, il suo respiro aumenta sempre di più ed io lo adoro, non si ferma più. Aumenta il ritmo, la sua mano sbatte contro il monte di venere, inarca la schiena, urla soffocata per non farsi udire, viene ma non si ferma. Ada continua a masturbarsi freneticamente, credo che si sia dimenticata di me, che sia abbracciata dal piacere poi, nell’atto impetuoso toglie il deodorante dalla figa, un piccolo schizzo, le tremano le gambe, la figa gocciola. Rimane a gambe aperta ed io vedo le contrazioni della sua bagnatissima figa. Mi sento molto attratto, vorrei leccare tutto… sto per implodere.
    
    Ada è tutta eccitata, alza il deodorante, lo frappone nuovamente tra di noi, l’oggetto è pregno del suo liquido, cola. Se lo porta alla bocca e con la punta della lingua lo ripulisce tutto. Mi guarda ancora ed ha un aria pienamente soddisfatta e beata. Ha perso e non le dispiace affatto.
    
    “Non muoverti proprio ora… ...
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