La mia esperienza con una coppia cuckold – Capitolo 12
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: jojojos, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 12
Entrai in doccia molto triste, non capivo come mai si era comportata così, mi sembrava che fosse stata una splendida serata ed una grandissima scopata, le donne sono imprevedibili ma il suo cambio di umore era stato davvero strano, non credevo di aver sbagliato nulla, quel “Ti amo” l’avevo preso come un’uscita che lasciava il tempo che trovava, mi chiedevo se in realtà non fosse lei ad averci dato troppo peso, oppure ad essersi fatta scappare un pensiero ad alta voce, sinceramente se fosse stato così non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno un po’, in fin dei conti sentivo che una donna così avrei potuto amarla profondamente, era bellissima, simpatica, intelligente e porca all’inverosimile, sfido chiunque a restare indifferenti al suo fascino, nonostante la situazione non era proprio quella di due ragazzi liberi che si innamorano, era sposata ed aveva undici anni più di me, ma sinceramente non mi importava nulla. Tornai da lei in accappatoio, era sul letto che mi aspettava, senza dire nulla cominciai a rivestirmi, mi guardava pensierosa, quando fui completamente vestito le dissi: – “Sono pronto, allora ciao.” – mi guardò con il viso triste, scattò dal letto e mi abbracciò; – “Sono una stupida, scusami Gianluca, ti prego resta.”; – “Non capisco, ho fatto qualcosa che ti ha offeso? Ti prego parlami.”; – “Non è colpa tua Gianluca, sei meraviglioso, la tua unica colpa è che sei troppo…”; – “Continuo a non capire…”; – “Ti prego facciamo come se non sia successo nulla, ...
... non mi chiedere spiegazioni, resta con me però…”. Ci baciammo teneramente come due innamorati, erano baci diversi da tutti quelli che ci eravamo scambiati fino ad allora, il mio stomaco si contorceva, mi stavo innamorando perdutamente di lei, sarei potuto restare così per una giornata intera. Mi spogliò lasciandomi in mutande scaraventandomi sul letto, si coricò a pancia in sotto e mise la testa sul mio petto abbracciandomi, con il piede mi accarezzava la gamba e sussurrò: – “Voglio restare tutta la notte così.”; – “Ok piccola…”; – “Devo telefonare a Paolo” – guardai l’ora, era mezzanotte passata: – “Forse è tardi.”; – “No era ad una cena di lavoro, eravamo d’accordo che l’avrei chiamato a quest’ora, scusami.”; – “Figurati, fai pure…”; Prese il suo cellulare e ritornò ad abbracciarmi lasciandolo in maniera che sentissi anch’io cosa si dicevano, Paolo rispose: – “Ciao tesoro, sei in camera?”; – “Si sono appena tornato, sono distrutto, ho voglia di tornare a casa da te, avrei voluto che fossi in camera ad aspettarmi, mi avresti fatto uno dei tuoi massaggini rilassanti e mi sarei addormentato tra le tue braccia come un bambino…”; – “Sarà per la prossima volta dai, domenica sarai a casa e recupereremo, devo dirti una cosa…”; – “Dimmi, è successo qualcosa? Stai bene?”; – “Tranquillo, sto benissimo, volevo solo dirti che ho incontrato Gianluca stasera…”; – “Ah, capisco…” – era evidentemente sorpreso e credo infastidito – “Avete scopato?”; – “Certo, abbiamo appena finito, si fermerà a ...