1. Stati Liquidi


    Data: 17/11/2019, Categorie: Feticismo Prime Esperienze Masturbazione Autore: caffelibero_1976, Fonte: xHamster

    Faccio lo Chef con una buona visibilità e riconoscibilità, quindi sono sempre a contatto con persone di ogni estrazione culturale, economica, religiosa, un parterre di diversità che rendono unica la crescita mentale. Gli odori sono le mie esplosioni irridescenti, mi lascio trasportare nello spazio scuro, la mia mente mi bombarda di energia solare, immagini, colori, esplosioni nucleari, chi mi conosce guardandomi sa che entro nella trance creativa, i miei occhi sono vetro, lucidi, le mie pupille si scuotono, ondeggiano, osservo l’inesistente, per me è lì, lo posso toccare con un guanto sensoriale, per gli altri no, sorridono rispettosi nell’attesa di essere meravigliati dalle forme che si materializzano nel piatto. L’olfatto risveglia le mie più profonde voglie, la voracità mi porta ad annusare le donne come un cane da tartufo, sento il loro odore, è irripetibilmente indescrivibile, si materializza l’esistenza, dalle sfumature più dolci agli aromi più pungenti, sento a distanza la loro fertilità, provo un piacere nascosto.
    
    Questo sfregamento mentale, per me sano e vitale, mi ha portato ad avvicinarmi pericolosamente ad una mia collaboratrice, una ragazza di bassa statura, un bel corpo, mani salde, simpaticissima, il suo odore era per me un elettro shock, l’odore della sua pelle si mescolava con l’artificio del profumo, una miscela esplosiva, una molotov per la mia adrenalina, lei se ne era accorta, e faceva di tutto per farmi arrivare questo bastimento di ...
    ... feromoni.
    
    Facendo un lavoro muscolare la tua pelle emerge, il profumo delle viscere si mescola all’aria, al cibo, al sangue delle carni, trascinandoti in una preistoria fluida, scolpita nelle pieghe del dna, aromi intensi corporali, le donne che fanno la mia professione perdono le strutture sociali e diventano quello che sono nel mondo, fiori profumati dall’anima, fiori da impollinare.
    
    Lei mi stuzzicava, aveva ben capito che non stavo creando piatti ma che stavo girando un film, si era accorta della mia tensione, della mia vibrazione, le mie labbra si irrigidivano mentre osservavo la sua bocca, non ricordo neanche quello che mi diceva, probabilmente mi dava dello stronzo sorridendo, ma a me non importava il suo suono, ero incantato da quella danza labiale, dallo scandire e schioccare della lingua, da quel sorriso furbo, veloce, un invito alla semina.
    
    Finimmo il servizio della cena, come staff di cucina, essendo gli attori dello spettacolo, l’albergo ci teneva sempre una camera d’appoggio per permettere ai gladiatori di lavarsi, asciugarsi e partire per avventure notturne nella città, tutti si precipitarono a fare la doccia, io ovviamente mandavo tutti avanti, facevo la doccia sempre per ultimo perché non avevo voglia che nessuno mi facesse fretta. Ero rimasto solo in cucina a rendicontare lavori, acquisti, un normale gestione di una cucina d’alto livello, gli a****li probabilmente stavano finendo di lavarsi e asciugarsi, e si sarebbero diretti molto probabilmente a sfondarsi di vino e ...
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