1. La foto ricordo 3


    Data: 16/11/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... perché davvero era stata una sensazione dolcissima, quella della sborrata nel culo con cui avevo superato la prima fase della nuova prova di scopata a tre.
    
    Anche loro erano particolarmente languide e forse stanche, perché il rapporto saffico non aveva avuto nessun carattere di leggerezza o di superficialità; le leccate infinite con cui avevano percorso i corpi, i morsi e le carezze su tutta la pelle le aveano snervate, ma soprattutto erano stati gli orgasmi a buttarle giù; il numero si era perso, ad un certo punto; per quanto entrambe multiorgasmiche, pure il corpo aveva risentito della lunga ginnastica da letto.
    
    Laura, poi, aspettava ancora di succhiare il cazzo e di prendersi, sul viso o in gola, la mia sborrata; la gasava l’idea di assaporare finalmente la sborra da cui era nata; Elena, cosciente che ad un certo punto mia figlia sarebbe andata a dormire nell’altro appartamento, le lasciò ampio spazio; e lei se lo prese tutto, cominciando dalla gragnuola di bacetti che mi sentii piovere dall’attaccatura dei capelli al mento, disegnando quasi il profilo del viso.
    
    Scese poi con un bacio lussurioso, da stordire, sulla gola e, via via, sul petto e sui capezzoli; aveva un che di fanciullesco, quel suo scoprire singoli parti, quasi con la curiosità di conoscere il corpo che amava e di impossessarsene con tutti i sensi, dal tatto alla vista, all’udito, al gusto; mi abbandonai languidamente a quel suo corteggiamento nel quale trovavo un profondo amore che sentivo in me ...
    ... uguale.
    
    Sul ventre, si fermò con la testa appoggiata, quasi a sentire gorgogliare dagli organi interni i rumori della vita; ogni tanto, baciava un punto, specialmente l’ombelico; lentamente faceva scivolare la bocca verso l’inguine e verso il cazzo che era tornato durissimo; sfiorandolo delicatamente, si dedicò a coglioni che raggiunse con difficoltà, facendomi scosciare ed aprire alla sua testa che scese sotto lo scroto e strinse fra le labbra ciascun testicolo da leccare amorevolmente.
    
    Si dedicò poi alla mazza che percorse dalla radice alla punta, disegnando talora ghirigori con la lingua che mi provocavano scosse di piacere; arrivata in cima, infilò la punta nel meato e ficcò fra le labbra la cappella, accompagnandola verso l’ugola; avviò il movimento di risucchio e di vai e vieni che sarebbe risultato fatale, se non avessi provveduto io steso a frenare; presi una mano di Elena e a portai sulla figa di Laura, perché la masturbasse, facendola sborrare in contemporanea con me.
    
    La bloccò per un attimo e le indicò, guidandola con la mano, che procedesse assai lentamente, per ritardare al massimo la sborrata finale; si vedeva che ci metteva tutta l’anima, nella fellazione; il mio cazzo vibrava continuamente, per il piacere che riceveva; alla fine sembrò quasi cedere, allentò la presa, mi masturbò dolcemente, succhiò con fervore e si lasciò sparare in bocca la più bella sborrata che ricordassi.
    
    La baciai sulla bocca e la spinsi via dal letto; avevo bisogno di dormire, ...
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