1. Le mie storie (28)


    Data: 15/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... capitò di uscire con lui (in compagnia di altre persone) più di una volta. Nel giro di un mesetto, ognuno di noi due abbassò le proprie barriere; lui si rese conto che dal punto di vista professionale ero molto preparata, per cui si instaurò un rapporto di collaborazione, piuttosto proficuo per entrambi. Dal punto di vista della chimica fisica, invece, non sembrava esserci niente; nessuno dei due aveva mai manifestato all'altro una sorta di attrazione, di interesse. Certo anche se mi sembra pleonastico scriverlo, la miei esuberanza anteriore, come da sempre mi succedeva, era frutto di quotidiane battute da parte di tutti, anche lui.
    
    E veniamo al fatto, a quello che voi lettori state aspettando dall'inizio di questa storia (siete stati proprio bravi se avete letto fino a qui). Tutto successe un pomeriggio, anzi a dire la verità la mattina. Infatti arrivammo, in maniera del tutto casuale, insieme allo studio e nell'ascensore (lo ricordo ancora perché non mi era mai successa una cosa del genere), affollata di persone che dovevano smistarsi nei vari piani e nei vari uffici, quella mattina sentii la sua mano sfiorarmi il sedere più di una volta. Ma naturalmente io lo vedevo più un gesto per prendermi in giro, per stuzzicarmi nella folla, che altro. Poi come sempre la giornata andò come doveva andare, ed ad ora di pranzo ci fu il fuggi fuggi generale. Quel giorno, non chiedetemi perché, perché non lo ricordo, io rimasi da sola nello studio a lavorare (non era la prima volta che ...
    ... succedeva). In quelle due ore sarei stata tranquilla e beata, visto che anche la segretaria come sempre tornava a casa sua. Credo di ricordare di essermi fatta addirittura una mezza pennichella sul divano della stanza del capo, quando sentii bussare alla porta in largo anticipo rispetto all'orario in cui sarebbero dovuti rientrare tutti. Era il mio collega che si era voluto anticipare per poter uscire prima. Ci prendemmo un caffè, poi seduti sul divano io gli feci presente che avevo notato la sua mano birichina nell'ascensore. Insomma il tempo di un paio di schermaglie ed eravamo avvinghiati l'uno all'altro. Naturalmente subito mi aprì la camicetta del tailleurs così come io feci con il suo pantalone. Eravamo nella stanza "principale" quando lui mi disse senza giri di parole che avrebbe voluto scoparmi sul tavolo del capo. Ricordo che mi trascinò per un braccio e mi fece appoggiare con le tette penzolanti sulla scrivania. Poi mi alzò la gonna , mi strappò le calze (anche questo ricordo indelebile visto che era molto raro che usassi i collant) e senza neanche togliermi le mutande, le scostò e me lo mise dentro. Mentre stavo godendo allo stesso tempo ero preoccupata di non rompere niente di ciò che c'era sopra. Ricordo la sua irruenza che in maniera del tutto inaspettata mi sorprese positivamente. Poi poco prima di venire me lo fece prendere in bocca visto che era senza preservativo. Io lo feci volentieri anche perché ricordo che fui molto attratta dal suo uccello; poi lo feci ...