1. Per piacere scopa mia moglie. Seconda parte.


    Data: 15/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... e lo sposo, ad eccezione della sposa. Fisicamente alta come Matilde, ma sciatta anche se ostentava tanti gioielli sulle dita; aveva poca classe, vestiti troppo larghi, forse per nascondere il suo corpo, di sicuro, flaccido. Era assolutamente evidente, dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Tutto questo deprime Matilde e Carlo non riesce a trovare modo per farle tornare il sorriso, né ci riesce una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze, ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, chiaramente un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova magnifica. Insieme ne parliamo a Matilde che, all’inizio, resta titubante, poi, vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa, che è in uno stato di fibrillazione paurosa, si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare e, quando vede l’abbigliamento della madre, commenta con Carlo a denti stretti.
    
    «Ma, proprio oggi, doveva vestirsi da puttana!»
    
    Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti, con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte ...
    ... della gamba dal ginocchio in giù. Quell'abito la fascia lasciando intravedere le sue forme, ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono costituite da fili d’oro intrecciati e, sul petto, uno spacco diagonale, mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Però lo spettacolo è reso ancora più intrigante, quando lei sta seduta: la stoffa si allenta e le si possono sbirciare i seni, fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa alcun tipo intimo, sarebbe evidente e vanificherebbe l'eccezionale risultato. Stivaletti neri, con tacco dieci, una stola bianca per coprire le spalle, un cammeo di corallo nero al collo, legato con un nastro, sempre nero, un filo di trucco e lucida labbra, completano il tutto. Quando scende dalla vettura, tutti la guardano: è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia, ed io, davanti alla chiesa, osservo il meraviglioso effetto che fa. Francesco, il padre dello sposo, le offre il braccio per accompagnarla dentro e, per tutta la durata della cerimonia, non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono, a mezzo sms, se posso andare a prenderli; sono venuti con la sposa ed ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, che mi guarda e mi dice che posso andarmene, in quanto penserà lui a riaccompagnarli a casa, cosa che Matilde rifiuta categoricamente. Faceva parte del piano, farlo eccitare come un bufalo e lasciarlo a bocca asciutta.
    
    «Per piacere, Francesco, devo andare a ...
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