Per piacere scopa mia moglie. Seconda parte.
Data: 15/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un poderoso colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo. Trema, scossa dal piacere. Limo lentamente la figa, sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me che mi fanno distendere; è Matilde che vuole anche la sua parte. Flavia le lascia succhiare un po' il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce e si abbassa a leccarle il culo; consento che mi succhi ancora il cazzo, poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro, con un colpo secco.
«aaahhhhiiiiii…piano…mi spacchi!»
Non le do retta, ma guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia, mentre ho lo sguardo fisso su Matilde, che ora mi accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi e le sfondo il culo, incurante del dolore/piacere che possa provare; mi eccita il solo sguardo estasiato di Matilde. Poi, sfinita, Flavia si accascia in avanti, facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo aperto, e Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio e ci trascina via.
«Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.»
Guido io, fino a casa, Carlo è stanco e, appena dentro, si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e, entrati in camera, ci spogliamo e mi trascina sotto la doccia.
«Adesso, qui, con calma, voglio godere il primo orgasmo del ...
... nuovo anno con te.»
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro, si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di sé.
«Ti amo, ma non mi fraintendere; adoro Carlo, è quanto di meglio una donna possa desiderare, ma, quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso; io sono vecchia e tu sei giovane, non posso né devo considerarti mio. A volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umiliassi, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami forte, fammi male, spaccami, ma fammelo sentire tutto! Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora, ti prego, fammi sentire il vero toro che sei, che mi sfonda tutta.»
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno fremere tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
«Adesso completa l’opera: inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi, quando sarai pronto a sborrare, voglio qualche schizzo anche in bocca.»
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo. La sbatto come una furia scatenata. Gode e continua gridare di sfondarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei, in attimo, si gira, si ...