1. I club di berlino


    Data: 15/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69

    Mi feci un paio di mesi a Berlino, volevo seguire un corso di laurea che mi interessava particolarmente.
    
    Attraverso alcuni amici trovai un alloggio e partii.
    
    La grande città era molto diversa dalla piccola cittadina in cui abitavo io, oltre alle differenze di scala vi erano anche differenze culturali enormi rispetto ad alcune specifiche aree. Quella sessuale ad esempio.
    
    Da sempre i paesi nordici avevano un approccio molto meno “infernale” rispetto al nostro, ammorbato dalla ristretta morale cattolica. Non solo le ragazze erano più libere e disinvolte ma esistevano, alla luce del sole, vari posti, club, cinema, dove era possibile in tutta tranquillità praticare sesso con altre persone.
    
    Uno dei primi giorni, molto incuriosito, avevo lezione solo al mattino, per cui pomeriggio e serata libera, bighellonando per il quartiere mi infilai in un SexKino, un cinema porno diremmo noi.
    
    Era del tutto diverso dai nostri cinema porno. Innanzitutto entravi e con il biglietto, oltre alla immancabile birra, avevi la possibilità di accedere al sexy shop, al cinema e all’area cabine.
    
    Il cinema era un ambiente piccolino con sedie più comode delle nostre di legno. I posti a sedere erano una ventina ed immancabilmente a qualsiasi ora trovavi qualche coppia intenta a giocare.
    
    Sia mature che non di rado giovanissime.
    
    Spesso, perlomeno questa fu la mia esperienza di quei pochi mesi, ti facevano segno di partecipare.
    
    Almeno un pompino ci scappava quasi sempre.
    
    Fatta ...
    ... la mia sborratina mi spostavo in zona sexy shop e poi nella zona cabine. Questa cosa, oramai universalmente conosciuta anche da noi, era di molto in anticipo rispetto a quando prese piede anche in Italia.
    
    Lì era un po’ diverso però.
    
    Nelle cabine si entrava si metteva il gettone e si sceglieva il filmato desiderato ma quasi tutti lasciavano la porta semi aperta. Dalla porta si poteva scorgere il tizio seduto che si stava masturbando. Ovviamente il 99,999 % dei fruitori delle cabine erano Gay o bisex che non cercavano figa ma cazzi. Ci si accostava alle porte si guardava dentro, se il cazzo in via di masturbazione aveva una certa attrattiva aprivi poco poco la porta tanto da destare l’attenzione del proprietario del cazzo ed aspettavi che quest’ultimo ti facesse cenno di entrare o meno. Altrimenti passavi avanti.
    
    Altra caratteristica, da seduto nella cabina avevi 2 o tre buchi sulla parete dove dall’altra parte era possibile inserire il proprio cazzo per farselo succhiare. Cabine video con glory hole incorporato, uno sballo per i golosi.
    
    Poi sempre in area cabine ci stava proprio la stanza vera e propria del Glory Hole. Sempre rigorosamente buia vi si accedeva per mezzo del tatto.
    
    Toccavi le pareti per capire dove stavi ed ogni tanto ti capitava in mano un cazzo o un pezzo di corpo nudo di qualcuno.
    
    Altra differenza. Chi voleva all’interno di quella zona buia, ma anche nelle cabine, stava nudo.
    
    Ci stava un piccolo guardaroba in un angolo se ti andava bene ...
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