1. Spogliati


    Data: 21/03/2018, Categorie: Etero Autore: Meraxes, Fonte: Annunci69

    ... fissiamo nei volti, offrendoci le espressioni di piacere e tormento che a tratti vi appaiono e che ci spingono a superarci a vicenda.
    
    I tuoi umori ti bagnano l’interno delle cosce, spalanchi sempre più la tua vulva con le dita impietose, ti penetri inarcando la schiena, aumentando il ritmo del tuo gioco. Lanci piccole grida, scuoti la testa ed i capelli, mi fissi esasperata e felice ad un tempo.
    
    Io ti ricambio tendendo sempre più il mio membro, accarezzando i bordi azzurrini del mio glande paonazzo, gonfio. I nostri sguardi si fissano, corrono a guardare il tripudio dei sessi che ci offriamo, tornano a fissarsi.
    
    Prima che entrambi si esploda ti fermo di nuovo, mi fermo. Entrambi ansimiamo, ci scambiamo suoni di piacere ed attesa, sommessi.
    
    Ad un mio cenno riprendi, e rapidamente sei di nuovo travolta. In cerchi più alti, sei avvolta dal piacere che ti procuri e mi offri come stupendo spettacolo.
    
    Lanci grida e mugolii sempre più liberi. Ti assicuri che veda le tue profondità intime, rosee, brune.
    
    Ti seguo e ti emulo, con ritmo crescente mi strapazzo il pene esasperato e serrato.
    
    La stanza è intrisa dei nostri profumi mischiati. Di nuovo ci avviciniamo al vertice insieme e di nuovo ti fermo.
    
    Per quanto tempo continuiamo? Non pare finire. Non ricordiamo quasi più quante volte ci siamo fermati e abbiamo ripreso. Esasperati, sconvolti, calmi e quasi soddisfatti a tratti.
    
    Per l’ennesima volta tu mi offri il crescere del tuo piacere ed io quello del mio. ...
    ... Vicini, ma senza toccarci. Ora sono in ginocchio vicino a te, il mio membro all’altezza del tuo volto. Lo fissi, mi guardi supplice.
    
    Lascio che ti sfiori il viso, lo avvicino alle tue labbra cessando di sollecitarlo. Ci guardiamo negli occhi e comprendi il mio sguardo di assenso.
    
    Afferri il mio sesso, lo avvolgi con le tue labbra, lo succhi. Lasci che la tua lingua percorra il perimetro tormentato del glande, ne baci la pelle tesa. Torni ad avvolgerlo e a succhiarlo facendolo scomparire sempre di più, finchè ti disseto.
    
    Chiudi gli occhi, gusti il mio seme, lentamente lo ingoi mentre ci fissiamo.
    
    Sono io adesso ad aprirti le gambe tornite e bellissime e a cercare con la lingua le tue piccole labbra, turgide e profumate, roride di umori saporiti.
    
    Suggo il tuo clitoride, immergo la lingua nella tua vagina, torno a suggerti. Pulisco lentamente l’interno delle tue cosce, mordo appena le tue piccole labbra.
    
    Adesso sei sdraiata e sussulti, mugoli, getti suoni acuti e gioiosi. Continuo a leccarti e succhiarti, ora entrando con la lingua nei tuoi recessi, ora titillando il clitoride, baciandolo, suggendolo.
    
    Allargando il piacere sotto l’apertura della tua vulva, fino a baciare il tuo piccolo orifizio scuro.
    
    Il piacere sale lungo il tuo corpo a onde sempre più fitte, una continua tempesta che ti agita, ti scuote, ti avvampa, fino a che getti un grido, un altro più basso, un sospiro.
    
    Ci accarezziamo lentamente i corpi sudati, ci sfioriamo, a tratti leccandoci ...