Valeria:quando scoprii che mi piacciono gli uomini maturi – cap.4
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Yocalsy, Fonte: Annunci69
I giorni passavano e continuavamo a vederci tutti i giorni, a parte il sabato e domenica, quando papà arrivava dalla città e mi era più difficile scappare.
Massimo aveva un fantasia incredibile. Ogni volta aveva nuove sensazioni da farmi e da provare lui stesso. Avevo ripreso a prendere la pillola e potevamo divertirci senza pensieri.
Adorava essere masturbato dai miei piedini, io seduta davanti a lui mentre mi accarezzavo la patatina. E venne pure il giorno in cui mi tolse la verginità del sederino. Fu dolcissimo, mi accarezzò, bacio, leccò il sederino a lungo, usando olio e non fu così terribile il dolore come mi sarei aspettato.
Questo è una sorta di diario, e mentirei a me stessa se dicessi che provai qualcosa quella prima volta, anche se lui dopo mi portò comunque all'orgasmo con la bocca incollata alla mia topina.
Non ero rilassata, non riuscii a godermi l'attimo,ma già la seconda volta iniziò a piacermi, mi eccitava di testa il suo modo di grugnire, le sue dita che frugavano la mia patatina regalandomi brividi, sentirlo mormorare: “Sei una troietta...te lo spacco questo cuoricino”con la voce rotta dal piacere. Cuoricino, aveva ribattezzato così il mio sederino perché ha la forma di un cuore secondo lui, io non l'ho mai capita tanto bene questa cosa...
Io ero cambiata.
Mi sentivo molto più sicura, mi sentivo bella, desiderata, sexy...
Mi piaceva parlare con i ragazzi in spiaggia, farmi corteggiare, ma soprattutto provocare gli uomini più grandi, ...
... magari i vicini di lettino con la moglie, le loro mezze frasi, i complimenti e le battutine quando questa non c'era, che mi mangiavano con gli occhi e dovevano stare attenti a non farsi beccare dalle mogli, anche se il gonfiore dei loro costumi li tradiva...
Qualcosa cambiò un caldo pomeriggio.
Quella mattina Massimo mi aveva scritto per dirmi che non ci saremmo potuti vedere, era rimasto indietro con i lavori ed avvicinandosi la stagione non poteva permetterselo.
Capii che ci stava, non ebbi motivi per dubitare della sua parola.
Decisi così di passare il pomeriggio in spiaggia, libro, cuffiette e prendere un po' di sole.
Stavo sdraiata da un po' nel mio bikini tanga spezzato bianco nella parte superiore e nero sotto, quando da lontano vidi Massimo che cercava di attirare la mia attenzione e subito mi arrivò il suo Whatsapp.
“Vieni alla mia casetta degli attrezzi, quella in fondo a tutte le cabine, cerca di non farti vedere, lascio la porta aperta. Sei stupenda, una dea sul quella sdraio.”
Chiesi alla signora dell'ombrellone di fianco se mi avrebbe controllato telefono e borsa perché andavo a fare un po' di esercizi alla palestra sulla spiaggia e mi avviai invece verso la casetta degli attrezzi di Massimo.
La porta era socchiusa come aveva detto, mi guardai un momento in giro per accertarmi che non ci fosse nessuno in vista e sgattaiolai all'interno.
Mi sentii subito prendere il braccio, Massimo mi sollevò da terra, mi schiacciò contro la porta e ...