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Don Calogero (parte 1)
Data: 11/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu
... dietro, le poggiò le mani sulle spalle. Cominciò a pronunciare a bassa voce alcune parole in latino, una sorta di preghiera incomprensibile. La voce ipnotica del prete…il tocco delle sue mani sulle spalle…Anna si sentiva sempre più strana. “Hai peccato…” – disse Don Calogero con voce ferma, interrompendo quella sua strana nenia in Latino – “…hai desiderato il cazzo di un uomo prima del matrimonio!” La parola cazzo risuonò nella testa della ragazza con la stessa violenza che avrebbe avuto l’esplosione di un petardo nel silenzio liturgico di una messa. “…hai desiderato le sue mani sul collo…” – continuò muovendo le sue dita sul collo e sulla nuca della ragazza “…hai desiderato mani impure sul tuo corpo…” – disse ancora facendo scorrere una mano sulle sue guance Anna chiuse gli occhi rapita da tutte quelle strane sensazioni. Don Calogero continò a parlare con voce più morbida: “…hai desiderato mani tra i capelli…” Le mani del parroco tornarono sulla nuca della ragazza e si insinuarono tra i suoi capelli. Anna si era ritrovata, suo malgrado, in una sorta di estasi di piacere. “CONFESSA!” – tuonò improvvisamente Don Calogero afferrandole e strattonandole con decisione i capelli. “Sss…si…padre, l’ho fatto…” – disse Anna con voce strozzata, profondamente scossa da quel gesto violento del parroco. Don Calogero mollò la presa e tornò ad accarezzare i capelli di Anna, ormai succube di quell’altalena di sensazioni. “…hai desiderato carezze impure…tra i ...
... capelli…e ancora sul collo…sul petto…e sui seni!” Anna sgranò gli occhi mentre le mani di Don Calogero con rapidità si facevano strada attraverso la scollatura del suo maglioncino e si infilavano sotto al suo reggiseno. Stordita, incapace di protestare, era rimasta immobile mentre Don Calogero le aveva afferrato i seni. Nel frattempo il prete era tornato ad incalzare la ragazza con la voce suadente: “…hai desiderato carezze sul tuo seno…le sue dita sulla tua pelle sensibile…i polpastrelli sui tuoi capezzoli!” Don Calogero strinse con forza i capezzoli della ragazza iniziandoli a torturare. Un gemito di piacere uscì dalla bocca di Anna ormai completamente assuefatta da quel trattamento. Sapeva di aver superato il punto di non ritorno, che avrebbe accettato passivamente qualsiasi cosa, schiava delle mani e della voce del parroco. Si ritrovò ancora una volta a gemere di piacere dopo che Don Calogero, con un’abilità inspiegabile, era riuscito a sfilarle via maglioncino e reggiseno tornando nuovamente a torturare i suoi capezzoli. Chiuse gli occhi lasciandosi abbandonandosi a ondate di piacere sempre più intenso. Il suo respiro si era fatto sempre più corto: “…non…resp…spir…spiro…” – era riuscita a sussurrare Anna a Don Calogero che si era staccato da lei, lasciandole riprendere fiato. Il parroco allora si era avvicinato ad una delle cassettiere della stanza e qualche istante dopo aveva tirato fuori da un cassetto una benda nera. Tornò nuovamente dietro la ragazza e ...