Cintura di castità per lo schiavo
Data: 10/11/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Prime Esperienze
Autore: schiavotoni, Fonte: xHamster
... costringevo a ricevere tutto il mio seme. Era incredibile che non si fosse mai lamentata.
“Ti è piaciuto? Io credo proprio di no… Lo capisco perché il tuo cazzo si è un po’ sgonfiato… Ma non temere, ti dovrai abituarti anche a quello. Tutte le volte che godrai, dovrai ripulire tutto con la tua lingua. Esattamente come tu facevi fare a me. E se solo una volta ti rifiuterai di farlo, ti costringerò a sei mesi di castità forzata e punitiva. E adesso forza con quel piede. O devo pensare che ti rifiuti di accontentarmi?” Le leccai il piede come un indemoniato. Le passavo la lingua su tutta la pianta, in mezzo alle dita, per poi succhiarle avidamente. Era solo un’ora che avevo firmato il mio giuramento di castità (e a questo punto direi anche schiavitù) che già mi sembrava di essermi degradato all’estremo. Sarebbero passati solo pochi giorni perché mi rendessi conto che quello che stavo facendo era solo uno scherzo in confronto a quello che avrei subito, ma anche accettato, nel prossimo futuro. Ed non era assolutamente nulla in confronto a quello che Paola mi avrebbe costretto nei mesi a venire.
Dopo un tempo che mi sembrò un’eternità, Paola ritrasse il piede e disse:”Bravo, sta già migliorando… mi hai leccato ininterrottamente per oltre 40 minuti il mio piedino destro. Adesso riposati pure qualche minuto. Non vorrei che la tua linguetta si affaticasse troppo. Devi ancora pensare alla mia passerina… E non credere di cavartela, come al solito, con qualche slinguazzata per ...
... bagnarmela quel minimo indispensabile come facevi prima di scoparmi. Voglio godere un bel po’ prima di pensare a qualche altro giochino con te.” Mi sembrava di avere la lingua distrutta. La sentivo gonfia e ruvida. Nonostante la mia stanchezza, continuavo ad avvertire un forte dolore al pene. Non aveva smesso di restare gonfio e in erezione repressa nemmeno per un secondo. Sentivo anche il bisogno di fare pipì… “Ma lo sai che sono le due passate… non abbiamo nemmeno mangiato. Ho una certa fame” disse lei “evidentemente i tuoi massaggi mettono appetito. Ho un’idea: mentre apparecchi faccio un salto al bar di fronte e compro qualche tramezzino. Non ho voglia di cucinare adesso… anzi, non ho più voglia di cucinare per niente! Per oggi mi accontenterò di un panino. Ma da domani dovrai provvedere tu!” La guardai sgranando gli occhi. “Ma io non so cucinare” provai ad obbiettare… “E allora? Imparerai come ho imparato io… o credi che io abbia delle virtù soprannaturali! Forse, prima di sera, capirai che da oggi i nostri ruoli si sono invertiti. Io decido, io comando e tu, come ho sempre fatto io fino ad oggi, eseguisci e mi servi. Per ora solo sessualmente. Ma se vorrai godere, un giorno, dovrai accettare di essere tu la donna di casa da ora in poi… Altrimenti, bello mio, te li puoi scordare i tuoi orgasmini. E ora vai in cucina e prepara la tavola. E non azzardarti a coprirti. Ti voglio vedere sempre nudo e pronto a soddisfarmi. E così dicendo mi diede un bacino, fece una risatina ...