Cintura di castità per lo schiavo
Data: 10/11/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Prime Esperienze
Autore: schiavotoni, Fonte: xHamster
... risatina “ma ti assicuro che ti piacerà. Te lo garantisco”.
Si sedette e mi porse la penna: “Firma e vedrai che non te ne pentirai” Mi inginocchiai vicino al divano e presi la biro che Paola mi porgeva. Mi accorsi che la mano mi tremava leggermente. Non volli farci caso. Volevo tornare a vivere serenamente vicino a mia moglie e ero anche cosciente che un po’ di espiazione dalle mie colpe me l’ero proprio meritata! In questo momento non mi interessava minimamente il fatto di perdere il controllo del mio pene. Scrissi la data e firmai, senza esitazione, i fogli che decretavano la mia condanna alla castità forzata.
Quasi mi aspettavo che Paola facesse un urlo di gioia o qualche altro gesto di trionfo. Invece lei si avvicinò al mio viso e cominciò a baciarmi con una tale dolcezza e così a lungo che fui pervaso dai brividi di piacere lungo la schiena… ma anche dal ormai quasi abituale dolore al pene.
Quando finì di baciarmi, si appoggiò di nuovo al divano e restò qualche istante ad occhi chiusi.
Quasi timidamente le chiesi: “Vuoi che ti massaggi i piedi per farti rilassare ancora meglio?”
Lei, aprendo gli occhi e sfoderando uno splendente sorriso, disse: “Però… impari presto! Perché no! Ho proprio bisogno di rilassarmi un pochino… diciamo una mezzoretta almeno… per piede!” e mi porse il piede sinistro che era ancora calzato nella pantofola. Gliela sfilai e cominciai, molto goffamente, a praticarle un massaggio che sembrava più quello che si fa ad un atleta perché ...
... ha i crampi piuttosto che una serie di carezze rilassanti. “No, non così rudemente… devi essere delicato, quasi leggero… anzi, prova a farlo con la lingua… con quella non mi farai certo del male!” Accidenti, mi stava ordinando di leccarle i piedi… era una cosa che non avevo mai fatto. “Allora? Cosa stai aspettando? Ti fa forse schifo? Magari pensi che invece a me, quando mi facevi leccare le tue palle piene di peli, facesse solo piacere, vero?” Aveva sempre ragione lei… non potevo che prenderne atto. Avvicinai la bocca al suo piede e, un poco alla volta, cominciai a leccare, con la punta della lingua, il dorso della sua estremità. Fui gratificato da un suo sospiro di piacere… “Forza, non essere timido, fammi sentire la tua lingua… e non ti dimenticare la pianta e le dita”
Ricominciai con più vigore a leccarle il piede… in fondo non mi faceva poi così schifo… solo lo trovavo… umiliante. All’improvviso realizzai che il mio pene si stava di nuovo ingrossando, trasmettendomi forti segnali di dolore. Incredibile, pensai, sono qui che mi comporto come uno schiavo leccapiedi e la cosa mi fa eccitare… Intanto avevo cominciato a passare la lingua all’interno delle sue dita e sentivo i suoi sospiri di piacere aumentare d’intensità. Di pari passo la mia eccitazione aumentava ed il dolore si faceva sempre più forte. In quel momento il cellulare di Paola squillò. Lei allungo la mano, lo prese dal tavolino e guardò chi la chiamava. “Non smettere, continua a leccare mentre rispondo” mi ...