1. Il primo cazzo nel culo


    Data: 20/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Lilli70, Fonte: RaccontiMilu

    A volte basta poco per cambiare la percezione della realtà, a volte bastano poche parole per cambiare un’emozione, il modo col quale percepiamo e viviamo uno spazio, il modo col quale ci rapportiamo con gli altri’ a volte bastano poche parole per percepire qualcun altro in maniera nuova. E quella volta bastò la lingua di mio figlio per farmi desiderare il cazzo di mio marito, in modo nuovo. Molti di voi forse hanno vissuto la sensazione di un rapporto coniugale, l’abitudine di avere accanto sempre la stessa persona, e anche se i modi di scopare possono cambiare e maturare nel tempo, molti di voi forse sapranno come gli anni segnano e possono rendere una persona scontata. Questo è successo con Gabriele, mio marito. Con lui ho passato momenti felici, attimi di eccitazione estrema. Abbiamo raggiunto dei limiti con lo scopo di oltrepassarli, abbiamo sempre cercato nuove vie di conoscere il sesso, anche se mai, credetemi mai, ho avuto il coraggio di dargli il culo. Ho cercato in tutti i modi di lasciarmi andare, ma quando il cazzo di mio marito cercava di farsi strada mi contraevo e mi giravo dall’altro lato. Ricordo una volta, che la cappella di mio marito era riuscita a penetrarmi. Sentivo il buco del culo aprirsi al passaggio del suo cazzo. Ricordo la percezione del l’uccello, un’asta calda e dura che penetrandomi mi dilatava e mi faceva sentire piena. Lo volevo con tutte le forze, ma nello stesso tempo, avevo paura, contraevo i muscoli e diveniva impossibile farmi scopare. ...
    ... Ma qualche tempo fa, fu diverso. Dopo tanti anni di matrimonio e di scopate, avevo bisogno di vivere una nuova emozione e sono convinta che la causa fu proprio mio figlio. Precedentemente mi aveva fatto scoprire il piacere di essere forzata con la lingua. Ricordo ancora la sensazione della sua lingua che con enfasi leccava il mio buchetto, mi sentivo umida e con il buco aperto, sentivo che pian piano, la sua lingua poteva scendere ancora più giù ‘ penetrarmi il culo, farmi sentire puttana, percepivo i miei muscoli rilassati e non contratti come quando mio marito cercava di prendermi. Si, forse era dovuto a questo, mio figlio, aveva aperto la strada al padre. La sua dolcezza nell’avvicinarsi al mio culo era la porta d’ingresso per il cazzo di suo padre. Gabriele forse aveva sbagliato approccio, invece di sputare sul cazzo e poi scoparmi di colpo, forse doveva alzarmi le gambe e tuffarsi sul mio buchetto, farmi godere, farmi rilassare, farmi sentire troia e poi scoparmi. In quel periodo Gabriele amava prendermi da dietro, mi diceva che così ero ancora più troia, più desiderabile. Questo mi divertiva, anche perché a volte, quando mio marito era dietro di me, stringevo le cosce sul suo cazzo, e lo sentivo in tutta la sua potenza: grosso e caldo. Quella sera, ci mettemmo a letto e non persi tempo nel fargli capire che avevo voglia di lui’una delle cose che fa impazzire Gabriele sono i miei perizomi, molto sottili e di pizzo e feci in modo che avvertisse il filo rosso che stringevo ...
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