La prima volta con un uomo dominante
Data: 26/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autoerotismo
Autore: Melagrana_di_Ade, Fonte: RaccontiMilu
... ONLINE, sta aspettando una mia risposta.
Il sabato sera passa in compagnia del tagliacapelli, il rasoio e lo specchio.. manco fosse un primo appuntamento. Curo la barba, i capelli.. rado la zona intima e la rinifisco a lametta, controllo le unghie poi con lo specchietto portatile controllo i posti non accessibili ai miei occhi e regolo anche li. Sono pronto, mancano ancora almeno 14 ore, devo dormire e non ho sonno. Mi masturbo, sperando che mi aiuti un po.. mi aiuta, prendo sonno.
Cerco di dormire il più possibile in modo da non pensare, sono troppo agitato.. colazione? Nemmeno se ne parla. Nuovo tagliando in bagno prima di partire, tutto a posto. Profumo, jeans, camicia e si parte. Sono stranamente tranquillo, il viaggio fino all’A1 me lo godo, poca gente, temperatura ottima.. buona musica.
Il navigatore viene interrotto da un messaggio su w.app. È lui..
D: “hey bello, sei partito?” M: “Sisi, tra una mezz’ora son li..” D: “Ottimo, ti aspetto. Citofona al…”
Passano 10 minuti indisturbati
D: “non ne abbiamo mai parlato, ma prima di arrivare devi dirmi due safeword che vuoi usare, una per dirmi che sei quasi al limite e una per lo stop immediato”
Mi ha gelato il sangue, di nuovo.
Il mio self control mi ha abbandonato, dimentico la strada, la musica scompare dalle orecchie e lo stomaco si chiude. Ok, lo sto facendo davvero? Cioè.. sono cosi scemo da andare a casa di uno sconosciuto a farmi legare? Si. Le scariche di adrenalina sono cosi forti che ...
... sento le gambe molli, il cuore è impazzito.
Devo rispondere al messaggio, non so cosa rispondere.. se giro la macchina e torno a casa? I kilometri scorrono, non tolgo il piede dall’acceleratore e penso, penso a cosa rispondere.. provo a stimolarmi un erezione ma, niente.. il sangue è da tutt’altra parte.
Ci sono! Rispondo al messaggio: M: ‘Rosso, stop assoluto. Giallo, sono al limite’ D: ‘Ottimo, non dimenticare che appena entri in casa ti devi spogliare.’
Eccitazione, paura e adrenalina fanno parte di me, non riesco a capire quale mi stia dominando.. Non rispondo più.
Finalmente il casello, nemmeno 10 minuti e mi trovo sotto casa sua. Cammino con calma, anche se il clima suggerirebbe tutt’altro, l’asfalto non è clemente quando ti butta in faccia il calore del sole. Non faccio in tempo ad appoggiare il dito sul campanello che la serratura automatica all’ingresso scatta. Sto vivendo un momento surreale, lo sto facendo davvero? Sospiro un attimo e spingo la porta. La hall è quella di un condominio anni 70, illuminazione praticamente inesistente, corrimano di ferro riverniciato almeno 7 o 8 volte, quell’odore di polvere e umido che sa di cantina. D: ‘Sali pure’ dice la sua voce, da un piano non ben precisato.
Le gambe partono ancora prima che la testa se ne accorga, sto già camminando su per le scale. Al secondo piano la porta sulla sinistra lascia trasparire uno spiraglio di luce dall’interno dell’appartamento, è aperta. Non faccio in ...