1. In cambio di una cena


    Data: 25/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    Da quando scrivo questi racconti ricevo molte email, i motivi sono diversi, alcune sono critiche, alcune elogi e alcune veri e propri tentativi di approccio per un incontro, cosa che di regola non concedo mai. Da un po’ di tempo però mi scriveva, fra i tanti, un uomo di cui non farò il nome che si distingueva per il suo fare gentile e garbato, mostrava un’evidente cultura sopra la media ed aveva un modo di fare molto rassicurante, da brava persona. Abbiamo flirtato per un po’ finché ha iniziato a chiedermi di inviargli delle foto, a quel punto mi sono infastidito e per un po’ non gli ho più risposto finché un giorno, sapendo che muovendomi per lavoro avrei pernottato nella sua città, gli mandai un’email con scritto: ‘questa sera sarò all’hotel ****, ti va un aperitivo?’. Mi rispose quasi subito di si chiedendomi il numero di telefono, non glielo diedi e gli risposi che lo avrei aspettato alle 20:00 in punto al bancone del bar dell’albergo con addosso un paio di jeans neri e una polo rossa di una nota marca, se gli fossero andati bene quelli sarebbero stati gli unici indizi che gli avrei dato per trovarmi. Arrivai all’albergo alle 19:00, salii in camera, posai la valigia, mi feci una doccia e mi depilai le parti intime perché si: se mi fosse piaciuto e ci avesse provato ci sarei andato a letto, mi vestii come gli avevo scritto nell’email e pochi minuti prima delle 20:00 mi recai al bancone del bar. Subito mi si avvicinò un bell’uomo alto, con le spalle larghe e i capelli ...
    ... leggermente brizzolati, ‘mi stavi aspettando per ordinare?’ mi chiese. ‘Certo’ risposi, ci stringemmo la mano e ordinammo un aperitivo, parlammo un po’ e più la conversazione andava avanti, più lui mi piaceva. Gli proposi di rimanere per la cena ed accettò. Era spiritoso e spesso condiva la nostra conversazione con un gradevole sarcasmo, al terzo bicchiere di vino che mi versò gli dissi: ‘poi basta, altrimenti finirò per ubriacarmi’. ‘Ma io voglio farti bere per doverti accompagnare in camera poi approfittare di te’ rispose strizzandomi l’occhiolino. ‘Si, ma di questo passo finirei per addormentarmi vestito appena tocco il letto’ risposi. ‘Vorrà dire che ti spoglierò io, ti girerò a pancia in giù e mi divertirò da solo’ ribatté ridendo. ‘Versa ancora’ gli dissi maliziosamente, ‘anche se preferirei ricordarmi del divertimento, domattina, non solo chiedermi perché faccio fatica a sedermi’. ‘Allora smetti di bere’ mi disse lui togliendomi il bicchiere da davanti e versandomi l’acqua nell’altro che non avevo ancora usato, ‘faremo in modo che ti possa ricordare’. La cena finì, ci servirono il caff&egrave e lui chiese il conto. ‘No, che fai? Pago io’ gli dissi. ‘No, offro io’ disse lui, ‘ti sentirai più in obbligo di darmi quello che voglio’. Lo lasciai pagare e ci avviammo verso l’ascensore, fu il primo momento in cui ci ritrovammo completamente soli e notai che stando di fronte a me fissava qualcosa alle mie spalle, ‘che guardi?’ gli chiesi. ‘Il tuo culo nello specchio’ mi rispose. ...
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