Effetto voyeur
Data: 23/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Voyeur
Autore: tentationem, Fonte: xHamster
Essere riuscito ad invitarla fuori a cena mi sembrava già tanto.
Sfiancanti mesi di corteggiamento per ottenere sempre le solite risposte: “vedremo”, “non so”, “sei molto carino ma...”. Sempre irreprensibile e poco incline all’ironia, Elena era famosa per essere una “figa di legno”: nessuno conosceva bene la sua vita privata e qualcuno tra i colleghi aveva pure sospettato fosse lesbica o, peggio, asessuata. Sapevamo soltanto che era una professionista coi fiocchi e che, sempre vestita elegantemente, suscitava nei maschi una grande bramosia di possesso.
La classica “sacra vergine” che tanto stimola le fantasie erotiche maschili.
E adesso, incredibilmente, me la trovavo tra le braccia dietro il muretto di un giardino pubblico, le bocche incollate, le mani ad esplorare freneticamente il corpo dell’altro.
“Ok” - pensai - “Adesso mi dice di andare a casa sua, oppure di salire in macchina”
Non potevo immaginare che quella donna così difficile da conquistare, elegante e sofisticata, potesse accettare di essere scopata in piedi in un giardino di periferia. E proprio mentre ragionavo mentalmente su questa cosa, Elena si fece scivolare lungo il muretto fino a trovarsi con il viso all’altezza del pacco ormai gonfio. Manovre veloci e gentili (abili direi) e in un sol boccone ingoiò per intero il mio uccello togliendomi il fiato.
Rimasi di stucco di fronte a tanta spregiudicatezza. All’inizio della serata non avrei scommesso un euro di riuscire a concludere e adesso, ...
... dopo una cena condita di ammiccamenti e lievi strusciamenti, mi ritrovavo preda di una divoratrice di uomini che, con una frenesia insospettabile, mi stava praticando un pompino mozzafiato.
Lo ammetto: ero in imbarazzo. Non ero più un ragazzetto e l’idea che qualcuno potesse vederci, o peggio denunciarci, non mi faceva rilassare affatto. Auto che sfrecciavano a pochi metri da noi, i fari che di tanto in tanto illuminavano a giorno l’area circostante.
Ma è tanto (troppo) difficile ragionare in piena erezione e, inoltre, avevo paura che fermandola, quella magica atmosfera erotica che si era creata finisse in frantumi. La paura (leggasi adrenalina) è un potente stimolatore sessuale e con tutti quanti i sensi all’erta gestivo il piacere a mio piacimento. La testa girava a destra e a manca, gli occhi penetravano nel buio alla ricerca di un potenziale pericolo, le orecchie tese a percepire anche il più flebile fruscio.
E fu in un lampo di luce provocato dai fari di un’auto che intravidi un uomo nascosto dietro ad un cespuglio. Il cuore a mille battiti, un balzo all’indietro a nascondere l’uccello eretto, parole di allarme (questo è quello che ricordo di quelle frazioni di secondo) e lei ancora accovacciata che, come un neonato a cui si toglie il ciuccio, inseguiva affannosamente con le mani e con la bocca il uccello eretto.
“C’è un uomo là dietro i cespugli...” - le dissi affannato
“Un guardone. Tranquillo, non sono pericolosi...” - mi rispose quasi indifferente ...