1. Racconto inverso


    Data: 21/10/2019, Categorie: Etero Autore: Hensen, Fonte: Annunci69

    ... nudo?" e così inizio a sfilarsi i pantaloni restando completamente nudo di fronte a me. Sembrava ancora completamente a proprio agio, rilassato, e si distese nuovamente sul divano. Sorrisi e continuai a disegnare.
    
    La sensazione di avere quell'uomo nudo per me da guardare e disegnare da dietro la mia "barriera" mi dava una idea di potere, avevo io il timone. Non parlai, mi concentrai sul mio foglio e sulla sua immagina lasciandolo li nella sua gabbia di luce.
    
    Quando dopo diverso tempo mi chiese di dare un occhiata a quel che stavo facendo mi avvicinai a lui oltrepassando per la prima volta quella barriera psicologica e sentii un brivido lungo la schiena. Lui si comportava in maniera molto "professionale", amichevole ma non ci stava provando con me ma la mia eccitazione stava salendo.
    
    Prima di tornare al mio lato del tavolino non resistei alla tentazione e gli dissi che adesso sarebbe stato bello se avessi potuto raffigurarlo con un erezione; appoggio la sua mano sul mio braccio e scostò la tavoletta da disegno che tenevo in mano mostrandomi una favolosa erezione, come se mi avesse letto nel pensiero! Un cazzo grosso e liscio era li per me... a mia disposizione!
    
    Gli sorrisi con un esclamazione di sorpresa e tornai alla mia postazione, nuovamente protetta.
    
    Le mie mani si muovevano da sole sopra il foglio... continuavo a disegnare ma il soggetto adesso era diventato quel membro che desideravo sempre di più... volevo giocarci, domarlo. Giusto sbagliato non era ...
    ... importante in quel momento era la sola cosa che desiderassi, durante il periodo del ciclo sono sempre così desiderosa.
    
    Lui continuava a guardarmi senza vedermi e finalmente mi decisi. "Peccato che... peccato non poter assaporarlo", gli dissi e la sua risposta non si fece attendere. Alzandosi si avvicino al tavolino e, restando in piedi, dal lato opposto me lo porse proprio all'altezza della bocca. Nonostante si mostrasse perfettamente calmo e a suo agio doveva essere eccitatissimo per avere un erezione così imponente e una gocciolina bagnava la sua punta.
    
    Mi avvicinai e con la punta della lingua assaporai quella goccia della sua eccitazione, volevo farlo impazzire, ed era in mio potere. Il mio gioco.
    
    Iniziai a gustarmi il suo cazzo con calma, assaggiandolo con la lingua e con le mia labbra mentre lui stava li fermo davanti a me e mi lasciava fare. Lo succhiavo guardandolo in faccia per godermi la sua eccitazione e le emozioni che lasciava trapelare, il suo sapore mi invadeva e il la mia sensazione di potere aumentava.
    
    Lo portai sul divano uscendo dalla mia zona buia, ormai non ne avevo più bisogno, ero io a guidare il gioco, e mi distesi a fianco a lui accarezzando il suo petto. Lasciando le mie dita scivolare fino alla sua bocca e facendogliele leccare, accarezzando il suo collo e sfiorando il suo addome mentre scendevo lentamente verso il suo sesso turgido.
    
    Ormai il suo artificioso controllo era smascherato, non poteva più nascondere la sua eccitazione ed afferrai ...