1. A contatto con la natura


    Data: 20/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: DannyNapo, Fonte: Annunci69

    Ho sempre amato fare escursioni o lunghe passeggiate completamente immerso nella natura. La trovo una cosa altamente rilassante. Poi mi permette di coniugare la passione per la natura con la mia passione per la fotografia. Mi piace “perdere tempo” ad osservare e fotografare anche i più piccoli esseri viventi che mi circondano.
    
    A questa passione ho sempre voluto associare una fantasia erotica, ossia scopare durante una di queste escursioni. Mi ha sempre attratto l’essere nudo in mezzo ad un bosco o un campo, facendomi succhiare o succhiare a mia volta; oppure appoggiato su di un albero scopando la compagna/o di turno.
    
    Sono riuscito ad esaudire questo mio desiderio poco più di un annetto fa, nella primavera del 2019. In quel periodo ero ancora in contatto con Santi e Milena, ma non sono loro i protagonisti di questa storia.
    
    È una mattina di fine aprile; ho concluso il percorso universitario, la laurea magistrale l’ho conseguita a febbraio dello stesso anno. Il non far nulla mi calza davvero stretto. Prima le mattinate le passavo tra lo studio e il laboratorio; ma ora la nullafacenza mi annoia completamente.
    
    Decido di fare qualcosa di diverso dal solito. Abitando vicino al Vesuvio decido di andare a fare un giro lì sopra. Già ci ero stato in passato, diverso volte, ma sempre e solo sul sentiero che porta al cratere. Sapevo ci fossero altri sentieri, che salissero dai paesi vesuviani. Mi metto al pc e faccio una rapida ricerca, con la quale scopro che ci sono diversi ...
    ... sentieri, che partono dalla zona di Ottaviano.
    
    Preparo un panino, preparo la macchina fotografica. Mi vesto con la classica tenuta da escursione: maglietta a mezze maniche, pantalone lungo ma largo e comodo (che sia lungo è fondamentale in quanto mi piace “tuffarmi” nell’erba lasciando i sentieri), scarponi da trekking. Porto con me una giacca a vento, che metto nello zaino, insieme alle altre cose e parto. Da solo.
    
    Accendo il navigatore e noto che da casa mia dista poco più di 20 minuti. Parto e raggiungo una strada chiusa con una sbarra. C’è dello spazio dove ci sono due macchine ferme e parcheggio la mia dietro queste. La sbarra serve a bloccare le macchine, impedendo loro di salire e giungere ad uno spiazzo più ampio che raggiungo dopo circa un 15 minuti di salita in forte pendenza. Continuo lungo il percorso e, dopo altri 30 minuti, raggiungo un bivio dove c’è una segnaletica che indica i percorsi che partono da quel punto. Decido di seguire il percorso 2 alla mia sinistra e continuo la camminata.
    
    Fin da subito sono con la macchina fotografica al collo ed ho scattato già diverse foto, soprattutto a particolari del sottobosco, ambiente che mi ha accompagnato fino a quando non ho preso il percorso 2. Qui la macchia mediterranea, caratterizzata dal pino mediterraneo la fa da padrona, e più salgo più mi perdo in quel fantastico ambiente.
    
    Dopo 15 minuti dall’inizio del percorso 2, incontro un ragazzo seduto su di una roccia a leggere un libro. Anche lui è vestito ...
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