1. In auto verso il mare


    Data: 18/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: brunatrav, Fonte: xHamster

    Primi di luglio, finalmente anche gli esami di terza media erano passati e potevo pensare solo a godermi la tanto sospirata estate. Abitando in un paesino nell’entroterra, il mare non era troppo lontano ma per arrivarci in bici era comunque una faticaccia. Così quando quella sera sentii mio fratello che organizzava una piccola gita per la mattina successiva gli chiesi se potevo andare con lui e i suoi amici. Mi disse di no, perché i posti in auto erano già tutti prenotati. E ovviamente non aveva intenzione di avere tra i piedi un moccioso come me.
    
    Ma non mi diedi per vinto e così mi alzai presto, misi in fretta il costume e i pantaloncini, infilai la canottiera e corsi in garage. La macchina era aperta e così mi accucciai dietro il sedile del passeggero e aspettai. Qualche minuto più tardi arrivò mio fratello, salì in auto e partì per andare all’appuntamento con i suoi amici. Perfetto, non si era accorto di me. Arrivati alla piazzetta del paese fermò l’auto e dal finestrino gridò «Dai sbrigatevi che le fighe in spiaggia mica aspettano noi!» Non appena aprirono lo sportello posteriore si accorsero di me.
    
    «Francè ti eri accorto di avere un passeggero?»
    
    Lessi la rabbia negli occhi di mio fratello mentre urlava
    
    «Che cavolo ci fai qui? Ragazzi aspettate che lo riporto a casa! »
    
    «Sei matto? Così arriviamo per pranzo! Francè misà che ti tocca portarlo con noi»
    
    «Ma se non c’è posto, siamo già in cinque! Anzi no, forse un posto c’è, mi dispiace fratellino ma te ...
    ... ne vai nel bagagliaio o te ne torni a casa a piedi»
    
    «Non fare lo stronzo, dai ci penso io salta sù» disse Marco battendosi le mani sulle ginocchia. «Tanto è un viaggetto di mezzora»
    
    Con un po’ di imbarazzo accettai e mi sistemai sulle sue gambe piegandomi in avanti per non battere la testa sul tettuccio. Marco aveva un anno in più di mio fratello, era un bellissimo ragazzo, moro occhi verdi e già abbronzato. Mi aveva sempre messo un po’ di soggezione. Quando tutti eravamo a bordo mio fratello partì. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere, mi sembrava quasi di essere un po’ femmina e in fondo la cosa non mi dispiaceva. Complice il caldo col passare dei minuti la pelle delle mie gambe e delle sue comincio a diventare umida e scivolosa a causa del sudore. Non so se perché cominciavo a scivolare e voleva tenermi fermo, ma ad un certo punto sentii la mano sinistra di Marco che mi stringeva a se. Subito dopo però si infilò sotto la canottiera e iniziò accarezzarmi dolcemente il capezzolo.
    
    Con la coda dell’occhio cercai di capire se gli altri accanto a lui si stessero accorgendo della cosa ma erano distratti a guardare fuori dai finestrini. Cominciai a sentire qualcosa che premeva sul mio culo. Pensavo che avesse infilato sotto la mano destra. Poi vidi che la teneva con disinvoltura di fianco a lui. Allora capii che non era la mano, era il suo cazzo che stava diventando sempre più duro.
    
    Quando l’auto curvava io scivolavo un po’, da destra a sinistra e poi ...
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