1. Alessandra, la schiava inconsapevole


    Data: 15/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu

    ... importante. Forse apparente meno affascinante ma, sicuramente fondamentale. Il tuo dovere &egrave soddisfare la mia persona, essere il mio oggetto, grazie a te io mi devo poter liberare di ogni stress. Il motivo per cui esisti &egrave fare in modo che io viva nel migliore dei modi per compiere, a mia volta, al meglio il mio dovere. Insomma, il tuo ruolo nella Società consiste nel farmi divertire, nel descrivermi i lati più fetidi della natura umana di cui tu fai parte per ricordarmi quanto io sia migliore di te e quindi, in sintesi, devi occuparti di ogni mio bisogno e’. e’.’ Si interruppe perché stava per perdere l’equilibrio e andò a sedersi sul divano. Mettendo un piede sulla gola e uno sulla fronte della serva riprese: ‘e’ a proposito di bisogni’. forse hai proprio l’occasione di adempiere al tuo dovere proprio ora, sai?’ Giuliano stava capendo tutto al volo e nascondeva sotto ai jeans una potente erezione. Stava molto attento a non tenere le mani in tasca per non rischiare di permettere a tutta quell’eccitazione di scappargli di dosso facendo scomparire quel mondo incantato nel quale era improvvisamente piovuto. Continuò quindi a recitare la parte di Alessandra in maniera impeccabile. A: ‘In che senso Padrona?’ R: ‘Nel senso che non conviene pulire il cesso se bisogna usarlo ancora, non ti pare?’ A: ‘Ok, allora andrò a pulirlo dopo, vada pure con comodo!’ R: ‘Che fai Troia, mi dai il permesso di andare al cesso? Mi dai degli ordini? A Casa mia? SEI TU IL MIO CESSO ...
    ... sordida manifestazione subumana, la tua massima aspirazione &egrave vivere solo grazie alle escrezioni del mio corpo!’ E, come a voler ribadire il concetto, raccolse in bocca quanta più saliva poté avendo cura di raschiare dalla gola tutto l’eventuale catarro e sputò con violenza in faccia alla sottomessa. Poi, con gran sorpresa di Giuliano, si alzò dal divano calpestandogli la gola e scomparve in cucina. A: ‘Padrona mi perdoni, non intendevo assolutamente mancarLe di rispetto! Volevo solo ribadire che” Ma, mentre parlava, capì che stava solo perdendo fiato: Roberta non la stava ascoltando. Persino Giuliano si trovò per la prima volta spiazzato. Aveva chiaro nella testa cosa sarebbe successo di lì a poco e la cosa lo stava facendo impazzire di desiderio ma, al contempo, non era più così sicuro che avrebbe retto. Che sarebbe riuscito ad obbedire. Come avrebbe potuto riprendere la vita di tutti i giorni una volta spogliatosi delle vesti di Alessandra? Roberta gli credeva ma quanto sarebbe riuscito a mantenere la recita? E poi’ lui sapeva che era tutta finzione! Si sarebbe sentito un cesso? Cosa sarebbe potuto succedere il giorno in cui Roberta, ancora assieme a lui o magari dopo che si fossero lasciati, avesse scoperto la verità? Cosa’ Tutti questi pensieri furono interrotti dalla visione di Roberta che fece la sua ricomparsa nell’ampio soggiorno con un imbuto in mano e un sorrisetto stampato nel volto che non prometteva nulla di buono. R: ‘Dato che non ti &egrave chiaro il concetto ...
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