Alessandra, la schiava inconsapevole
Data: 15/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... questo si rialzò dal viso della sottomessa. ‘Ecco, questa e stata la punizione per la tua disattenzione odierna ma, dato che sei comoda, temo potrà diventare una prassi in futuro ahahahah. Torna a leccarmi piedi dai che come leccaculo devi farne di strada’ intanto mi guardo il TG! Ma non fiatare se non vuoi che torni a scoreggiarti in gola.’ Le notizie alla TV si susseguivano una dietro l’altra, fuori, nel mondo, la gente faceva politica, inaugurava strade, moriva, si sposava o si separava mentre lei, in quella stanza si stava rilassando e sentiva i suoi piedi massaggiati dalla lingua della serva. ‘Che sapore avevano le mie scorregge?’ Le chiese all’improvviso senza muoversi di un millimetro dalla sua posizione e senza distogliere lo sguardo dallo schermo. A: ‘Non ho sentito un sapore Padrona, ho sentito i polmoni bruciarmi in petto perché proprio mentre lei ‘ insomma’ ha capito’ ‘Sì, mentre ti scoreggiavo in bocca ahahah- chiama le cose col loro nome.. che fai, ti vergogni?’ La interruppe. A: ‘Sì padrona, proprio nel momento in cui lei mi stava’ beh sì, mi stava scoreggiando in bocca, io stavo proprio inspirando perché mi mancava l’aria a furia di succhiarle il buchino. Al posto dell’aria ho inspirato i suoi gas e” Roberta nel sentire quelle parole senti che stava cominciando a bagnarsi lì fra le gambe. Si piegò in avanti a guardare la serva dall’alto. ‘Davvero di ho incendiato i polmoni con la mia aria primaverile ahahah. Che meraviglia. Purtroppo non mi scappa più’ Tu ...
... non hai idea del piacere che mi dà sapere che ti umili sotto di me, vorrei che tu vivessi degli scarti del mio corpo’ ahhh quanto ti disprezzo. Apri la bocca!’ Alessandra ormai non provava nemmeno a ribellarsi e come un automa aprì la bocca. Un copioso sputo misto a catarro le colò in bocca e la padrona ne stava già preparando un altro. ‘Guai a te se deglutisci! Ci mise una buona mezz’ora e alla fine le riempì la bocca con la sua saliva ed il suo catarro. ‘Aspettami qui e non deglutire!’ Si alzò e scomparve dalla sua vista. Giuliano era allo stremo: non deglutire era uno sforzo non da poco; doveva contrastare i movimenti automatici dei suoi muscoli che gli intimavano di mandar giù la saliva ma, resistette e dopo poco Roberta tornò. R: ‘Ho un regalino per te’ e così dicendo le mise in bocca alcune cose che non capì subito. ‘Ora puoi deglutire i miei sputi ma non tutto insieme, assapora sorso per sorso e dimmi cosa ti ho messo in bocca adesso. Se indovini la prossima volta ti userò solo come zerbino, altrimenti il livello della tua degradazione scenderà ancora di un girone. A te la scelta!’ Alessandrà deglutì e finalmente la sua gola secca ricevette l’agognata saliva (purtroppo condita con altro). Avvertì che oltre al viscido catarro, in bocca galleggiavano corpi estranei. Fu in difficoltà ad identificarli ma poi azzardò la risposta: ‘Direi che mi ha messo in bocca oltre alla sua saliva e muco, delle unghie dei suoi piedi. R: ‘Brava Ale! Mi complimento!! Hai un palato sopraffino ...