1. Rumori


    Data: 13/10/2019, Categorie: Voyeur Autore: Agnodice, Fonte: EroticiRacconti

    Serena l’avevano soprannominata “ghiro” in famiglia, per quella sua capacità di addormentarsi in qualsiasi posto e in qualsiasi condizione e di dormire ogni notte ininterrottamente per nove, dieci ore filate. Al mattino, quando la vedeva comparire arruffata e semicosciente sulla porta della cucina, suo padre le tuonava nelle orecchie da sopra la tazza del caffè “Te, non ti sveglierebbero nemmeno le cannonate!” e la giornata aveva inizio. Nulla era mai intervenuto a turbare il suo sonno: non le interrogazioni del giorno dopo al liceo, non le battute da imparare a memoria per lo spettacolo teatrale, nemmeno i primi turbamenti amorosi vissuti così intensamente di giorno e presto dimenticati al calar del sole. Successe una notte d’estate. Serena, la sorella maggiore Elettra e i genitori erano in vacanza. Quell’anno avevano scelto un villaggio turistico sull’Argentario e alloggiavano in un bungalow a due piani. Serena ed Elettra dormivano in due stanzette al piano superiore, mentre i genitori si erano sistemati al piano inferiore. Entro un paio di giorni dal loro arrivo, le due sorelle avevano già stretto amicizia con una compagnia di ragazzi e capitava spesso che Elettra si appartasse con uno di loro, Paolo, che fin da subito aveva fatto capire di essere attratto dalla ragazza. Quella sera, dopo il solito spettacolo organizzato dagli animatori del villaggio e qualche ballo, Serena aveva raggiunto i genitori al bungalow e si era addormentata senza aspettare che la sorella ...
    ... rientrasse. Fu una sensazione nuova per lei aprire gli occhi nella stanza buia e muoverli alla ricerca di un varco, di un appiglio luminoso che le permettesse di riconoscere forme e punti di riferimento e di capire cosa l’aveva svegliata. Pensò all’afa: il sudore che le imperlava la fronte era il testimone più convincente di una notte calda e umida… ma no, non era nemmeno quello. Un rumore zittì i suoi pensieri e chiarì il mistero. Qualcuno aveva chiuso la porta della stanza di Elettra e il battito sordo di piedi pesanti sul pavimento aveva svegliato Serena che, improvvisamente lucida e presente a se stessa, stupita da quell’inusuale mossa della sorella, si mise in ascolto. Per alcuni minuti sembrò che il buio della notte non avesse suoni. Poi, strisciando sotto quella porta chiusa e percorrendo veloci i pochi metri fino al letto di Serena, dei gemiti soffocati lambirono le orecchie della giovane. Erano dei sospiri strozzati, cadenzati, che sembravano obbedire al ritmo di qualcosa… Non si avvertivano sfumature dolorose nel pulsare di quel respiro urlato che cercava di essere silenzioso senza riuscirvi. Elettra e Paolo stavano facendo l’amore. E, ascoltando, Serena vide la scena: vide sua sorella supina sul letto disfatto mentre, con il capo reclinato all’indietro e gli occhi chiusi, stringeva Paolo fra le cosce aperte. Vide le braccia di lui, i muscoli tesi a sorreggerne il busto e il capo chino, i suoi occhi fermi sulle labbra socchiuse di lei; scese lungo quella schiena nervosa e ...
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