CRONACA FAMILIARE – CAP. 2 – LA FESTA
Data: 12/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Voyeur
Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu
... rossetto e nella definizione del bordolabbra.La villa già strabocca di signorotti e giovani rampolli in smoking e di signore più o meno attraenti tutte agghindate a dovere … si respira l’aria degli eventi mondani che contano … mia madre è sempre più raggiante, saluta, chiacchera, intavola discorsi … insomma si da un gran da fare per sentirsi parte integrante di questo branco di stupidi pavoni.“quanta bella gente, vero?” … rivolgendosi a me … “dai Paolo datti da fare, chissà quante belle ragazze puoi conoscere …” e poi dandomi un colpetto sulla spalla ” … e guarda che sono tutti dei gran bei partiti …” oramai non la riconosco più.Non mi sento affatto a mio agio, mi sento goffo ed impacciato come un bisonte dentro un negozio di cristalleria, ma sono parzialmente rasserenato dal fatto che mia madre non si sia mai avvicinata a Filippo, circondato al solito da un crocchio di fighette della Treviso bene che lo contemplano adoranti, ma che si disperdono abilmente non appena la balena di mia cugina Daniela si ripresenta nei paraggi per vigilare sulla sua “proprietà”.La serata sembra scorrere via tranquilla, ed anch’io col passare del tempo sembro sciogliermi un po’ ed anzi inizio a parlare con Francesca, la moglie di mio cugino Alessio, che si rivela, ancor più di quanto gia pensassi, un’autentica cretina, ma poco mi importa dal momento che tutte le mie attenzioni sono calamitate dalle sue artificiali boccie magnetiche.Proprio mentre sono nel mezzo di un discorso di politica in cui ...
... la sto prendendo per il culo senza che lei se ne accorga, vedo in un angolo un po’ appartato mia madre che gesticola e discute con Filippo il quale ogni tanto allarga le braccia e fa smorfie come a dire. “… e io che ci posso fare? Non mi stressare!!!” … poi lui prende e se ne va rientrando in villa … mia madre invece resta lì ancora per qualche istante poi va a salutare mio zio parlandogli e probabilmente chiedendogli un’indicazione e quindi entra anche lei in villa.Senza pensarci su due volte, tronco brutalmente il discorso con Francesca, ed, in fretta e furia, mi metto ad inseguire mia madre, facendomi largo tra la folla degli invitati altolocati.Una volta entrato ho ormai perso le sue traccie e così comincio a girovagare per la casa come un cane randagio in cerca di un osso, notando appena il via vai continuo di camerieri con vassoi imbanditi e stracolmi di ricercate prelibatezze e coppe di champagne … improvvisamente noto che la porta delle scale che porta in taverna è socchiusa e le luci sono accese … mi fiondo giù in preda al solito stato di agitazione mista ad eccitazione … mi avvicino alla porta della taverna e, come al solito, mi metto a spiare … questa volta dal buco della serratura … i rumori della festa che si sta svolgendo di sopra giungono lontani come echi di un sogno interrotto.“Guarda Viviana, che mi stai davvero rompendo i coglioni adesso, fosse stato per me non ti avrei nemmeno invitato … è che mio suocero non poteva certo non chiamare quello sfigato di tuo ...