1. Il Capitano nell’Armadio – un racconto porno fantasy


    Data: 09/10/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu

    Lucio, fiero Capitano delle Guardie Imperiali della Capitale, appena aprí gli occhi capì subito che qualcosa non andava. Prima di tutto sua moglie Annette non era al suo fianco nel letto. Poi provò a muovere braccia e gambe e scoprì di essere ammanettato polsi e caviglie. I ceppi di metallo che usava per arrestare i criminali erano stati usati contro di lui. Inoltre, era completamente nudo. – Annette? – chiamò a voce alta – che sta succedendo?! La moglie fece capolino dall’altra stanza con un ampio sorriso. Indossava il suo solito ampio vestito a fiori su cui aveva adagiato un grembiule da cucina. Vestiva come una donna d’alta classe, del resto era pur sempre la moglie del Capitano della Guardia Imperiale, ma non avevano servitù, del resto era solo la moglie del Capitano della Guardia Imperiale. Dietro di sé nascondeva qualcosa. – Lucio amore mio, già sveglio? – domandò angelica. – Perché sono incatenato? – Sai che in città non si fa altro che parlare della tua scappatella al bordello? – domandò mostrando il coltellaccio da cucina che nascondeva dietro la schiena. – Annette che vuoi farmi? – domandò lui spaventato, una goccia di sudore prese a scendergli dalla tempia. – Cosa dovrei farti – specificò lei – Dovrei tagliarti quel cazzo con cui vai a mignotte e mi tradisci. Invece sono una signora, e ti prometto che entro stasera ti avrò perdonato. – Quindi? Che intenzioni hai? – Non temere – disse lei posando il coltellaccio sul comodino e avvicinandosi al letto. Afferrò le ...
    ... caviglie dell’uomo bloccate dai ceppi e lo trascinò fino a farlo cadere fuori dal letto. – Annette! – si lamentò lui cadendo – liberami forza. Sono sciocchezze… Sì magari sono andato con qualche puttana, ma conti solo tu nella mia vita. Lei sembrava sorda e iniziò a trascinarlo verso l’enorme armadio in fondo alla stanza da letto. – Pesi un sacco sai? – Stai facendo una tragedia per un non nulla… Poi tra poco arriverà Kiriko a scortarmi al castello, te ne rendi conto? – Oh, è proprio quello che spero – disse lei quando finalmente arrivò all’armadio. Quindi tirò fuori dal tascone della gonna un ampio fazzoletto e lo usò per imbavagliare il marito. – Puttana liberami! Te la faccio pagare! – riuscì a dire l’uomo, prima di essere imbavagliato. Quindi Annette aprì un’anta dell’armadio, un enorme mobile di legno con due ampie ante e delle grate di areazione alla base di ogni anta. A forza infilò Lucio dentro l’armadio e lo chiuse a chiave, quindi si chinò giù, alle grate, e guardò attraverso. – Mi vedi vero? – Mmmm – mugugnò con rabbia Lucio. Era un sì.
    
    Un attimo dopo tre forti colpi arrivarono dalla porta di ingresso di casa. Annette corse ad aprire e si trovò davanti una grossa guardia in armatura e alabarda. – Buongiorno Kiriko. – Buongiorno Milady, sono qui per il Capitano. – Certo ma si è allontanato un attimo, mi ha detto di farti aspettare in casa. – Milady non so se è il caso, il Capitano non vuole che ci intratteniamo con voi. – Suvvia, il Capitano non c’è… Annette era una ...
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