1. Lilith e sophie (sequel di la commessa della piccola libreria)


    Data: 08/10/2019, Categorie: Lesbo Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    Dalla vetrata dell’attico a Montecarlo una donna dai capelli ramati e gli occhi verdi indossa solo uno slippino e guarda fuori la giornata piovosa, si sfiora i capezzoli con l’indice lo lecca ripassa sui capezzoli abbastanza nervosamente.
    
    Quel toccarsi è più noia che eccitazione; si accende una Gauloises senza filtro, sceglie sul tablet una scaletta dei Birthday Party e pensa ad alta voce :
    
    “Cazzo Sabrina, ma quando torni dalla banca!!”
    
    “Sono arrivata Yvette, non hai sentito quando sono entrata?”
    
    Una minuta Valentina di Crepax ma bionda con gli occhioni azzurri spogliandosi e lasciando gli abiti sparsi : giubbotto sul divano gonna e maglia per terra, sussurra mentre le si avvicina, abbraccia la bacia sul collo “Scusa ma sai dovevo guardare per quelle Azioni”, le appoggia il pube da dietro, con le braccia la stringe poi le prende la sigaretta fa un tiro e la bacia .
    
    “Sabrina ma ti rendi conto che ti sbatti più adesso che hai ereditato da Jules 50 milioni di Euro? Lascia gestire a qualcuno.”
    
    “ Sai che mi dispiace un pochettino per lui? Se non fosse stato così geloso, quando ci incontravamo noi due pensavo quanto sarebbe stato piacevole farlo noi due insieme a lui. Poi non mi fido a dare il capitale in mano ad altri.“
    
    “Aveva un bel cazzo sul serio”
    
    “Ma mi avevi detto che non te lo sei scopato”
    
    “Nooo ooo, ma fai tu la gelosa?? Lo sodomizzavo e lo masturbavo, dovevo farlo per il piano, sei tu che te lo scopavi.”
    
    “Per forza era mio marito, ma quando ...
    ... gli hai sparato cosa hai pensato?”
    
    “A te. Lo sai che mi hanno sempre detto di non amare.” Non le dice che una lacrima le è scesa mentre premeva il grilletto.
    
    “La mia dolce cinica assassina.” infilandole la mano negli slip.
    
    “Scopami, mia bella vedova nera”.
    
    “Ho voglia di doccia”.
    
    Si leva il perizoma, lo lancia provocatamente sul viso dell’amica e si avvia a farsi la doccia.
    
    Ama sentire scendere l’acqua sul suo corpo scorrere sul viso, sui seni, e poi giù.
    
    Un poco di shampoo sui capelli, poi con la saponetta si sfiora il corpo, pensa a Jules, gli manca come era dolce a toccarla, gli manca il suo cazzo, ma ormai era una storia finita quando scoprì la tresca con Yvette, “Mors tua vita mea” pensa “Mi sarei ritrovata in una strada come il giorno che mi hai incontrata, stupido coglione”.
    
    La porta si apre due mani iniziano a scivolare sul suo corpo, una lingua inizia a leccarle i capezzoli, scende all’ombelico, lo lecca intorno creando una spirale aperta, come la spirale un calore e l’eccitazione le riempiono il corpo.
    
    La lingua scende, preme la testa sul suo pube, dall’eccitazione ad un senso di liberazione mentre le lingua le dona un’orgasmo.
    
    Toglie le mani dalla nuca dell’amica che la fissa negli occhi e le dice “Pisciami in bocca, non voglio perdere niente di te” .
    
    Un getto l’accontenta, la beve, poi si alza bacia Sabrina, che con decisione la sbatte contro la parete, mentre continuano nel bacio con decisione la penetra con indice e medio.
    
    Yvette ...
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