Infedeltà articolate - i - Racconti Erotici

Infedeltà articolate - i

... prendo come un sì e oggi non penserò ad altro!»

* * * * *

Elena aveva mando Ernesto a dormire sul divano nello studio di Luigi perché russava come un tricheco.

In compenso gli portò il caffè il mattino successivo.

«Dormito bene?» chiese.

«Sì, grazie.» rispose lui. «Ah, il caffè! Grazie!»

«Mi sembra il minimo. Vuoi qualcosa da mangiare? Ci sono dei biscotti e del pane.»

«Ho un certo languorino.» ammise lui.

«Bevi il caffè e vieni in cucina.» rispose lei e si alzò.

«Quando arriva Fabrizio?»

«Gli ho detto alle dieci, a quell’ora c’è meno gente nel palazzo. Quando è sotto casa mi farà uno squillo.»

«Sei prudente!»

«Sono sposata.» precisò lei.

All’ora stabilita, lo smartphone di Elena emise un trillo. «È lui! Vai a nasconderti.» disse.

Ernesto spense il televisore, posò il telecomando e si alzò dal divano.

Elena andò al citofono. Contò fino a venti e premette il pulsante dell’ingresso. Abbassò la maniglia della porta blindata e aprì di uno spiraglio senza mollare la presa. Dallo spioncino vide la lucetta rossa dell’ascensore. Fabrizio stava salendo.

Dopo che fu entrato, lo abbracciò baciandolo appassionatamente.

Fabrizio si tolse le scarpe e poi si presero per mano per andare insieme alla camera da letto.

Lì, si spogliarono e si infilarono nel letto.

Ernesto, da dietro la porta, aveva atteso che fossero in stanza. Poi si spogliò a sua volta e andò nel corridoio. La porta della camera da letto era rimasta aperta e lui li ...

... sentiva pomiciare.

Si affacciò con cautela e vide Fabrizio disteso su Elena mentre la baciava. Entrò nella stanza. Quando Elena lo vide, fermò Fabrizio. «C’è una sorpresa!» disse con un sorriso.

«Cioè?» chiese Fabrizio.

«Girati...» rise Elena.

«Oh, mamma! E chi è?» esclamò lui nel vedere quell’uomo alto un metro e novanta, tutto nudo col cazzo in tiro.

«Fabrizio, quello è Ernesto. Ernesto, questo è Fabrizio.» disse Elena che si era messa seduta.

«Non capisco...» balbettò Fabrizio.

Ernesto si avvicinò al letto. «Oggi ce la pappiamo in due, questa bella signora!» disse.

Per alcuni istanti, nessuno parlò.

Poi Fabrizio si schiarì la voce e disse, rivolto a Ernesto «Tu sei etero, vero?»

Questi scoppiò a ridere. «Parecchio!»

Elena decise di rompere gli indugi e volse le sue attenzioni verso l’amante ufficiale. Gli prese il cazzo in mano e lo scappellò. Fabrizio chiuse gli occhi, si distese e si concentrò sul pompino.

Ernesto si ritrovò le chiappe, il culo e la fica di Elena praticamente buttati in faccia e si avvicinò per gustarsi il tutto e leccò entrambi i pertugi. La cosa le risultò gradita perché staccò la bocca dal cazzo di Fabrizio per incoraggiarlo. «Bravo, lecca! Fai il porco! Fammi ingrifare!» Poi si mise a cavalcioni sopra Fabrizio scoparlo.

Ernesto si mise in piedi sul letto e le presentò la sua erezione da spompinare.

Fabrizio si eccitò nel vederla con in bocca il cazzo di un altro mentre scopava con lui.

«Vogliamo provare una ...