1. Finalmente martina 3


    Data: 04/10/2019, Categorie: Etero Autore: Mazzone77, Fonte: Annunci69

    ... e rincoglionito in un lampo mi ritrovai di nuovo sotto le luci della città. Presi un taxi e tornai in albergo, sicuro di essere stato preso per il culo da quella troia della Pariolina. Stavo per mettermi sotto la doccia quando sentii dei passi verso la porta della camera, come se qualcuno stesse armeggiando con la maniglia. Mi avvicinai e da sotto mi infilarono un biglietto, quel famoso biglietto, ma prima di raccoglierlo mi venne istintivo aprire la porta. Una delle due gemelle stava scappando per uno dei corridoi dell'albergo, allora la rincorsi e riuscii a raggiungerla tirandola per un braccio.
    
    "Lasciami ti prego, devo andare..."
    
    "Tu non vai da nessuna parte, voglio sapere Martina dove sta.."
    
    "Ti giuro che non lo so mi ha telefonato e mi ha chiesto di soddisfare un amico con un cazzo enorme!!"
    
    "E ti è piaciuto?"
    
    "Non ho mai visto nulla del genere..."
    
    "Rispondi cazzo, ti è piaciuto?"
    
    "Ufff si tanto, va bene?"
    
    La tirai a me e le infilai la lingua direttamente in bocca, cercò di fare resistenza ma io con la mano ero già nei suoi pantaloni, nelle mutandine, tra le labbra bagnate di una figa cicciotta e carnosa. La trascinai in camera e come un ossesso, un indiavolato, le feci volare via la maglietta, i pantaloni, lasciandole gli anfibi sporchi di sperma e le mutandine perizomate e fradicie. Mi misi in poltrona e la feci avvicinare carponi, sventolando il mio cazzone già duro ed ancora profumato di piedi gemellari.
    
    "Dov'è la troia di tua sorella ...
    ... eh?"
    
    "A casa..."
    
    " Ah si? E allora tu sei più fortunata, perchè assaggerai il bastone più amato dalle donne...avvicinati piano..."
    
    Avrà avuto massimo vent'anni la gemellina ma eseguiva gli ordini in maniera disciplinata. Cominciò a leccarmi i coglioni come una cagnolina, poi a mordicchiarmi l'asta risalendo fino al capocchione, riusciva a mettere a stento in bocca solo quello. Cercavo di scoparle la bocca ma appena entravo un pò di più le veniva da vomitare.
    
    "Troppo grande per te vero?"
    
    "No aspetta, ora ci riesco..."
    
    "Ma stai zitta, girati va che ti scopo..."
    
    "Farai piano vero?"
    
    "Cosa? Piano non fa parte del mio vocabolario..."
    
    Il terrore nei suoi occhi misto a piacere, una cosa che non dimenticherò mai...la misi a pecorella, mi inginocchiai anche io sul pavimento adagiandomi sul cuscino del divano e cominciai il rito chiavatorio...ero partito e non sentivo i suoi lamenti, i suoi ti prego, i suoi fai piano. Io vedevo solo quel culo giovane sotto i miei colpi, le tette a cocomeri che facevano boing boing, i coglioni che sbattevano come palloni da calcio su clitoridi a forma di palo. Avrei voluto risparmiarle il culo ma fu lei a dire...
    
    "Ti prego niente culo, già così mi faccio male...ahh.ahhhhh...vengooooo"
    
    "Vieni puttanella, mi dispiace per te, se fossi stata zitta non ti avrei sfondato l'ano ma visto che stai frignando...
    
    E allora colpo secco nel culo ma lei schizzò davanti, fece un salto di un metro, quasi andava a finire con la testa nel ...